Casella di testo: 		A Rieti, in condizioni meteo tutt’altro che promettenti, indecisi se decollare o meno, i giovani piloti di aliante solevano chiedere consiglio al decano del volo a vela italiano. Egli rispondeva loro che: “il volo a vela è lo sport delle occasioni perdute”.
Oggi non è più tra noi ma con queste poche parole, divenute un motto del volo a vela reatino, egli intendeva sintetizzare una verità indiscutibile: il volo è qualcosa di unico ed irripetibile, ciascuno una storia a sé. Perché? … semplice: tante e tali sono le variabili in gioco che se, per ipotesi, il medesimo pilota, volasse per migliaia di ore di volo nel medesimo luogo e con il medesimo aliante … beh, difficilmente potrebbe ricordare un solo volo uguale ad un altro.

Ovviamente non tutti i voli risulteranno memorabili e meritevoli di essere raccontati, ebbene quello narrato in questo racconto lo è di sicuro.

E noi terricoli non possiamo che essere riconoscenti all’autore che una prosa fluida, quasi giornalistica, è come se ci concedesse di sedergli accanto, nell’angusto abitacolo del suo aliante, testimoni di un incontro sicuramente molto ravvicinato e sicuramente assai speciale.
Un testo piacevolissimo che si legge in un battibaleno tanto che al lettore rimarrà il piacere di aver vissuto un’esperienza indimenticabile ma anche il rammarico di essere stata fin troppo breve.

Ma chissà che il buon Palazzoli, non ci regali un altro racconto, un altro volo, un'altra esperienza di vita aerea ...

 
Autore: DIEGO PALAZZOLI

Narrativa / Medio-breve
Pubblicato nella rivista “ConTatto” (rivista per disabili, stomizzati; per intenderci quelli che hanno il sacchetto sull’addome/schiena).