Casella di testo: Diciassettenne di quaranta anni fa, ha vissuto la prima parte della sua vita a stretto contatto del Teatro: Opere, Balletti e Concerti allietarono la sua mente e il suo spirito dalla più tenera infanzia fino alla fine dell'Università.
Da piccolo avrebbe voluto fare l'aviatore, volare … Ma non sempre il corpo è adatto alle esigenze dello spirito.
Così, dovendo rinunciare a questo sogno, mirò ancora più in alto: le stelle e l'universo.
E poiché al liceo se la cavicchiava nelle materie scientifiche, eccolo all'Università a studiare Fisica e Astrofisica.
… Dalle stelle alle stalle …
Per potersi guadagnare la pagnotta in una nazione in cui, per insipienza (usiamo pure un eufemismo) della classe politica, per la quale "la ricerca era un lusso che non ci potevamo permettere", finì col lavorare nel settore Informatico.
Dopo aver svolto varie attività non proprio entusiasmanti, non potendosi occupare dell'infinito al di fuori dell'essere umano, arrivò ad occuparsi dei legami tra l'infinito interno all'uomo (la mente) e la sua simulazione tramite l'Intelligenza Artificiale.
Ma, per evitare il rischio di dover collaborare all'utilizzo di queste conoscenze nel settore militare, preferì abbandonare tutto.
Ora provvede alle esigenze della vita istruendo all'uso del computer quanti, per lavoro o per diletto, ne abbiano necessità e sforzandosi di far sì che apprendano a non divenirne schiavi.
Avendo trascorso la propria infanzia felicemente senza televisione, né marchingegni elettronici, ma avendo imparato a giocare con i pezzetti di legno che si trovavano in fondo al palcoscenico o, più tardi, con gli amici a pallone o a tutti i giochi che si fanno in compagnia, ha sempre tenuto in allenamento la fantasia.
Dalla fine del Liceo, per diletto e per se stesso, ha spesso riportato sulla carta quanto gli "urgeva" manifestare. Con l'avvento dell'attività lavorativa, il tempo disponibile si è ultra-compresso. Ma non demorde e cerca di soddisfare questa esigenza durante le "sudate" ferie.
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Quant'è bello volare