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Diego Palazzoli

aereo bianconeroSono nato a Caserta “.. dint’a Reggia”, perché al seguito del padre Eolo (mai nome fu più appropriato), ufficiale pilota dell’Aeronautica Militare Italiana, lì comandato in quegli anni. In seguito, io stesso Allievo Ufficiale Pilota in Accademia Aeronautica, Corso Orione III. Lì ho conseguito il “Brevetto di pilota d’aeroplano” ed in seguito la licenza di pilota di aliante. Tra motore in Hdemia e dintorni, ma soprattutto con l’aliante, comprese le ore non segnate (perché seduto dietro) … ho volato circa 1.500 ore. Sono coordinatore dei piloti volovelisti di Rieti per la Protezione Civile: “Ad ignes silenter”. Ho conseguito il “C d’argento” e i1 diamante (ma poi non ho più registrato nulla); il mio volo più lontano 530 km, il più lungo circa 7 ore, la planata più lunga 98 km … ma sono in tanti ad aver fatto molto meglio … io purtroppo non riesco a volare spesso . Ho l’onore di compossedere, con Gianfranco Battisti, il socio che auguro a tutti di trovare, l’aliante ASW 20 L con marche: “I-VVSS”, sigle di gara “55” che è stato per primo di Galetto (mondiali 1985) e poi, tra i vari comproprietari, in particolare, degli indimenticabili Kostantin Nedialkov, Dino Di Vecchio e Fabrizio Cox, i cui nomi sono riportati nell’abitacolo ove è applicata, su iniziativa della moglie, anche una spilletta con la Madonna di Loreto, alla quale sono grato due volte … per aver sempre rimandato a casa mio padre e un paio di volte per avere consentito il ritorno anche a me. Sono coniugato (… ancora … dopo circa 25 anni) con Gabriella, che ama e che teme tremendamente gli aeroplani (… quindi, gran lavoro di attenzione per il marito). Ho una figlia, laureanda in Giurisprudenza alla media del 29, autrice di due romanzi, inviata speciale per Airplanes presso le Frecce Tricolori (ma anche in altri reparti dell’AM) e corrispondente anche per la Rivista Aeronautica (articolo sull’AM, reparto di Volo a Vela, n.6 Dic.2011, pag 32/36). Attualmente la famiglia è arricchita dalla presenza di gatto Merlino, un “sacro di Birmania”… strepitoso e dagli occhi azzurro cielo (come quelli della moglie e della figlia) … forse non è casuale. La mia professione è quella di avvocato, civilista … volovelista Mi piace ricordare questo motto: “Alto e veloce e sempre più lontano a tutti”.

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Patrizio Pacioni

elicottero verde girotondoNato a Roma il 6 settembre di un anno imprecisato tra la guerra di Corea e la crisi di Cuba, Patrizio Pacioni esordisce in libreria con “Un lungo addio” (1997 – Taurus Edizioni), la storia drammatica di una profonda quanto devastante passione carnale che divampa tra fratello e sorella poco più che adolescenti. La sua seconda fatica, l’anno successivo è la volta di “Iscassia et Fogu” (1998 – La mela e il grano – Tipografia Iglesiente) altro viaggio nei delicati equilibri della famiglia, nel corso del quale viene esplorato in profondità il conflitto generazionale padre-figlio. Poi la svolta: con “Le Lac du Dramont” (2000 – Editrice Nuovi Autori), tenebrosa storia ambientata in una Costa Azzurra invernale insolitamente cupa e insidiosa, l’Autore imbocca con decisione la strada del giallo-noir, pur mantenendo nell’impianto una particolare cura nell’approfondimento introspettivo dei principali personaggi. Opera del tutto singolare, nonché assolutamente innovativa anche nella struttura narrativa, segue Chatters (2001 ancora per l’Editrice Nuovi Autori), thrilling psicologico con finale a tinte forti in cui allo stile cristallino dell’Autore si alternano intarsi della neo-lingua informatica della chatline, presa così com’è, nella sua essenzialità e, a volte, nella sua crudezza. Per l’esordio con Effedue Edizioni arriva infine (2002) “DalleTenebre”, che Patrizio ama presentare come un “romanzo d’avventura con guarnizioni thrilling, cotto in salsa noir”: una lunga storia che, prendendo le mosse dal finale di “Le Lac du Dramont”, in un succedersi senza respiro di azione e colpi di scena, costituisce l’ennesima puntata dell’ epopea che da sempre vede le forze del bene contrapporsi all’assalto del male. A questi romanzi si affiancano poi numerosi racconti brevi (molti dei quali pubblicati, oltre che in un consistente numero di siti letterari internet, in raccolte antologiche e riviste) in cui l’Autore mostra una spiccata predisposizione anche per le short-stories: attività questa che gli ha valso numerosi premi e riconoscimenti, tra cui spicca il secondo posto ottenuto nel 97 al Mystfest di Cattolica con l’intenso e bellissimo “Ransette Primo”. Mentre il suo ultimo romanzo profuma ancora d’inchiostro, sembra che Patrizio Pacioni stia già lavorando al libro del prossimo anno, un’idea originale e ambiziosa sulla quale, per quanto ovvio, mantiene almeno per il momento il più stretto riserbo. Ulteriori notizie, racconti inediti, curiosità e interviste sono reperibili in: www.patriziopacioni.it nato come iniziativa promozionale e trasformatosi poi con incredibile rapidità in un vero e proprio e-magazine orientato alla scoperta e valorizzazione di nuovi autori e nello stesso tempo attento a ogni forma di espressione artistica.

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Aeracnofobia
nuvola con fulmine
L'altra

Pet on board

Settimo cielo

Roberto Morgese

elicottero chinookNato a Milano nel ‘65 è sposato e ha tre figli. Dopo aver conseguito il diploma magistrale si è laureato in filosofia. Svolge la professione di insegnante di scuola primaria e di formatore universitario. E’ autore di libri di didattica, scolastica e formazione ma anche di narrativa e varia per ragazzi e bambini. Vincitore o finalista di alcuni premi letterari, scrive per passione e divertimento. Ha partecipato alla I edizione del Premio letterario “Racconti tra le nuvole” 2012-2013 giungendo XVII classificato nella classifica generale dei racconti ammessi alla fase finale del concorso.

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Buon compleanno!

Maria Morabito

ochette in voloHo scoperto di amare la scrittura quando andavo alle scuole medie. I professori erano però troppo nervosi ogni volta che consegnavo un compito in classe perché la mia punteggiatura non voleva prendere la via della ragione, mettevo e metto sempre virgole, raramente vado per la retta via con la punteggiatura. Comunque con il passare del tempo nessuno badò più a questo mio difetto. A 14 anni scrissi la prima recita per la scuola, a 18 un recital per la Parrocchia in cui descrivevo la vita della Madonna e di San Giuseppe. Ho fantasticato su Giuseppe, che incontrava Maria in riva al fiume e fin da bambini giocavano ignari che un giorno Dio avrebbe regalato loro un destino unito nei secoli. I testi sono andati persi e me ne rammarico tanto. A 21 anni la prima pubblicazione. Era una poesia striminzita sulla Pasqua, inserita in un libro di testo scolastico di terza elementare adottato da diverse scuole d’Italia per almeno 3 anni . Con il trascorrere degli anni, ho partecipato a diversi concorsi ma solo di poesia, regionali e anche nazionali, classificandomi a volte anche al primo posto o piazzandomi in classifica sempre nei primi 10 finalisti. Nel 1993, invece inizio a scrivere narrativa per ragazzi, partecipo così ad un concorso nazionale e arrivo al primo posto con la targa d’argento. Nel 1998 presento un libro di narrativa per ragazzi alla casa Editrice Firenze Libri, un libro scritto a quattro mani con una mia carissima amica. Il libro supera una lunga selezione e dopo un anno su 3000 partecipanti ci ritroviamo tra i finalisti, quindi ci viene fatto omaggio della pubblicazione del libro dal titolo: “Incontri”. Nel 2004 ho conseguito il primo posto in un concorso regionale con una poesia in vernacolo calabrese … ah, ho dimenticato di dire che sono calabrese. Sembra ieri che ho iniziato a scrivere, ma forse è così perché ancora scrivo. Anche mio padre scriveva, e spesso mi raccontava che il suo bisnonno aveva sposato la sorella di Corrado Alvaro, noto scrittore Calabrese. Mio padre diceva sempre: – Dentro di noi scorre qualche goccia di sangue di quest’artista che si è disseminata nei tempi. Forse è vero Maria, attraverso i geni si trasmettono non solo le somiglianze, ma anche doti e comportamenti. – Parole mai dimenticate. Ho concluso da poco una raccolta di lettere mai spedite, lettere scritte a persone di cui non conoscono la loro esistenza. Spero presto di poterle sottoporre a qualche editore. Continuo il mio viaggio letterario nonostante il mio difetto sia quello di mettere virgole e non rispettare mai la punteggiatura, ma oramai sembra che ogni casa editrice non faccia caso ai punti o virgole, guarda più al contenuto dei miei testi. Ho avuto un lavoro stabile per un po’ presso un centro sociale: insegnavo le prime nozioni di computer, ora la Regione non ha dato più fondi ed io continuo il mio lavoro con il computer a casa dedicandomi a tutti quelli che hanno voglia di imparare qualcosa. Nei ritagli di tempo collaboro con un laboratorio di scrittura di Bari, elaboro storie su commissione, perciò lavoro con il computer per vivere. Copio tesi per l’università e creo altri lavori su commissione. Di mia inventiva ho iniziato a fare un lavoro al PC che mi sta dando delle soddisfazioni, anche questo su commissione, naturalmente. Testi e fotografie. Storie di vita elaborate al PC con un programma video. Un saluto a tutti voi da una terricola che a tutti i costi non vuole stare con i piedi per terra.

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mamoreb(chiocciola)libero.it.


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A te

Il pilota

MCB

convertiplano ospreyMi sono cimentato molto tardi nella scrittura sotto lo pseudonimo MCB. Non ho mai partecipato a concorsi letterari, (per fifa) pubblicando tutta la mia opera; racconti brevi, fiabe, long stories, un romanzo breve ed uno piuttosto corposo, sul sito Web “Io scrivo”. In ogni mio lavoro ho cercato, principalmente, di porre in risalto il rapporto uomo/sentimenti, correlandolo fortemente all’aspetto spirituale adulto/bambino e mondo animale, nel pieno rispetto della natura.

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macomer1(chiocciola)virgilio.it.


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Hivy il gabbiano e la bambina

Un imprevisto incidente aereo

Il naufrago

Ozio e ricordi