Il pilota

pellicano giganteMaria Morabito, a margine di questa sua splendida composizione, ci ha confidato che: “… quasi tutti i testi dove esprimo un linguaggio che sorvola la terra per ritrovarsi in aria sono dedicati al mio amico R. Con pochi indizi, sono riuscita a mettere su questo racconto. La storia non è reale, ma i suoi contorni richiamano un po’ la realtà. Nella mia fantasia, ho immaginato la sua infanzia movimentata. Non ho mai chiesto quando sia nata in lui la voglia di volare, ho rispettato dei passaggi per non approfondire e ritrovarmi a rubare molto della sua esistenza. Mi sono tanto calata nella storia, che quel giorno avrei voluto trovarmi anch’io tra tutta quella gente sotto l’albero di pino, solo per guardare i suoi occhi spaventati e catturare la sua voglia di volare” Cos’altro aggiungere? … leggetelo!


Narrativa / Medio-lungo Pubblicato: nel sito “Scrivi”

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