Il volo della farfalla

La splendida farfalla non poteva crederci: osservò ancora una volta, attonita, le sue ali colorate riflesse nell’acqua … mamma mia come erano belle, sì, belle, allegre e al tempo stesso delicate! Nel suo nuovo corpo si sentiva proprio attraente … e non riusciva davvero a smettere di guardarsi in quello specchio d’acqua … E pensare che fino a qualche ora prima non era altro che un morbido, sinuoso, vermetto verde peloso … certamente simpatico … ma capace, al massimo, di suscitare tenerezza … niente di più! Eppure da quel piccolo bruco, come per magia, senza neanche rendersene conto … era venuta fuori lei … una splendida, affascinante farfalla adulta! Quando si dice: i miracoli della natura! E adesso? Cosa doveva fare? Non poteva di certo passare il resto dei suoi giorni a rimirarsi! La bella farfalla rimase per qualche istante immobile, pensierosa … “E’ arrivato il momento di spiccare il tuo primo volo, mia cara!” disse improvvisamente una voce facendola sussultare. Lei si guardò intorno cercando di capire chi le avesse rivolto la parola. “A cosa credi che ti servano quelle belle ali che hai adesso?” incalzò la voce. La farfalla capì che quelle parole provenivano dall’alto. “Ah sei tu… Sole, amico mio?” Il Sole le sorrise, un enorme … caldo … sorriso! “Sei molto carina! I miei complimenti …” “Grazie, ma la verità è che io non ho fatto granché! Ieri sera ero verde e pelosa, oggi sono colorata e vellutata … devo ringraziare Madre Natura” “E ora che sei colorata e vellutata, cosa conti di fare?” “Veramente non lo so …” “Non penserai mica di continuare a specchiarti nell’acqua per tutta la vita … o vuoi fare la fine del corvo vanitoso della fiaba di Fedro? Ah Ah!” “Molto spiritoso! Comunque credo che continuerò a fare le stesse cose che facevo quando ero un piccolo bruco …” “E allora perchè pensi che Madre Natura ti abbia fatto dono di quelle splendide ali?” “Non saprei e mi importa poco, me le tengo e me le godo … non mi chiedo troppi perché!” “Devi volare … le ali servono a questo, altrimenti che senso ha possederle?” “Volare???? Ma non ci penso nemmeno! Io non l’ho mai fatto, non lo so fare e né tantomeno voglio imparare …” “Non mi dire che hai paura!!!” “Paura!!! Sono terrorizzata al solo pensiero!! Io volare … tuffarmi nel vuoto … non se ne parla proprio … amico mio!!!” “E invece lo farai …” “E perché dovrei? Sto così bene qui, al sicuro, perché dovrei rischiare di sfracellarmi al suolo quando, invece, rimanendo qui, ho tutto ciò di cui ho bisogno?” “Perché rimanendo qui non saprai mai cosa c’è al di là del tuo piccolo mondo attuale … non saprai mai cosa ti perdi rimanendo arroccata nel tuo rifugio …” “E se ciò che è là fuori non dovesse piacermi?” “Potrai sempre ritornare qui!” “Uhmmm! Non sono molto convinta … a questo punto … al diavolo le ali! Era meglio non averle!” “Questo lo potrai affermare solo dopo che avrai spiccato il volo … e se, per esempio, quelle ali ti permettessero di vivere in modo migliore?” “E se non mi dovessero reggere e non mi permettessero di vivere affatto?” “Ogni cosa ha il suo prezzo! Ah ah!” “Amico mio … la verità è che … ho paura …” sussurrò la farfalla abbassando lo sguardo timidamente. “Certo, lo immagino! E’ normale, non devi vergognarti per questo … Ma se vuoi io posso aiutarti!” “Davvero faresti questo per me?” “Sì, altrimenti a che servono gli amici?” “Ma , come potrò ripagare la tua gentilezza, non saprei proprio cosa darti in cambio …” “Ah piccola mia, hai ancora tanto da imparare! Io non voglio assolutamente nulla in cambio … ti aiuterò perché tu sei mia amica, perché ti voglio bene e perché, in questo momento, hai bisogno di me …” “Grazie … ma spiegami, in cosa consisterebbe il tuo aiuto?” “Io ti porgerò un mio lungo raggio in modo che tu possa aggrapparti, e poi, non appena ti sentirai sicura, potrai mollare la presa e lanciarti in volo!” “Brrr! Dio mio, penso che rimarrò abbracciata al tuo raggio a lungo … Ah ah … ma mi starai vicino anche dopo? … non mi lascerai, vero?” “Non potrei mai lasciarti, stai tranquilla! Sarò con te prima, durante e dopo il tuo volo!” La farfalla guardò il suo amico Sole ancora dubbiosa ma felice di aver scoperto di possedere un vero amico. “Ma che avete da blaterare da un’ora, voi due? ” borbottò, all’improvviso, un’altra voce. “Ah ciao, Vento … è da tanto che non ti fai sentire, come mai?” chiese la farfalla “E’ che ero stufo di essere sopportato … in primavera nessuno mi vuole … dicono che sono la causa dei raffreddori dei bambini … mah! Dicono che i bimbi cominciano a giocare all’aria aperta grazie alla presenza del nostro amico Sole, si sfrenano, sudano e poi … se ci sono io … si ammalano …” “Ma dai, non ti mortificare, non è colpa tua!” lo rincuorò Sole “Ohibò! Ma cosa vedono i miei occhi!!! Ma tu saresti quel vermiciattolo strisciante di qualche tempo fa? ” disse Vento alla bella farfalla “Ti piaccio?” sorrise lei sbattendo le alette colorate “Uhm! Notevole, direi … complimenti! Ma, allora, qual è il problema?” “E’ che ho paura di volare! E Sole mi stava offrendo, gentilmente, il suo aiuto: mi porgerà un suo raggio e io mi ci aggrapperò fino a che non mi sentirò sicura di volare …” “Buona idea! Ti aiuterò anch’io!” “Grazie! Allora anche tu sei mio amico?” “Certo! Ma in realtà il mio aiuto è un po’ interessato: dopo essere stato mal tollerato in questi ultimi tempi…beh, mi farebbe piacere far qualcosa per cui essere ringraziato! Ah ah!” “In che modo vorresti aiutarmi?” “Facciamo così: prima ti aggrappi al raggio di Sole, poi quando ti stacchi da lui per volare io ti spingerò con il mio soffio, una piccola spinta iniziale di incoraggiamento! In questo modo per te sarà un po’ più facile!” “Siete tutti così buoni con me! Ma cosa ho fatto per meritare tutta questa gentilezza? Come potrò mai sdebitarmi?” “Non è necessario! Ma impara: un amico in difficoltà va sempre aiutato anche se ciò costa sacrificio e sofferenza e … bada bene … questo va fatto sempre senza chiedere nulla in cambio …” “Parole Sante!” si intromise una terza voce “Ciao Arcobaleno, è sempre un piacere vederti, anche se oggi proprio non ti aspettavamo! Oggi la tua amica inseparabile Pioggia non si è vista, anzi, è da tanto tempo che non passa da qui, dove si è cacciata?” chiese Vento ad Arcobaleno. “Lo sai come è fatta! In primavera le viene la pigrizia e se ne sta rintanata in casa per settimane, poi, all’improvviso, decide che è arrivato il momento di sgranchirsi le gambe esce e scatena un putiferio … Ora è tanto che non lo fa ed io mi stavo talmente annoiando … poi, vi ho sentiti parlare e sono venuta a vedere che succede … Ho sentito che devi spiccare il tuo primo volo! Brava! Natura sarà lieta di vedere una farfalla splendida come te svolazzare per il cielo …” “Sì … se riuscirò mai a svolazzare! Ho una tale paura! Per fortuna non sono sola: Vento e Sole mi aiuteranno!” “Sì l’ho sentito, hanno avuto una grande idea! Posso partecipare anch’io al lieto evento?” “Certo! A me non può che fare piacere …” rispose la farfalla commossa. “Facciamo così: quando ti staccherai da Sole, Vento ti darà una piccola spinta ed io ti indicherò la strada! Mentre sarai sospesa in aria, cara amica mia, guarda i miei colori rassicuranti e segui il mio arco … così avrai meno paura, volare sarà più facile e non ti smarrirai” La bella farfalla guardò i suoi tre amici e capì che Sole aveva ragione: doveva volare! O doveva almeno provarci … Aveva ancora paura, è vero, ma adesso si sentiva molto più forte, i suoi amici erano riusciti a infonderle coraggio e sicurezza! Sapeva che nel momento fatidico del volo, le sarebbero stati vicino con il loro grande affetto, avrebbero volato insieme a lei … non sarebbe stata sola in quel momento così difficile! “Allora…vado?” chiese timidamente la farfalla. Sole, Vento e Arcobaleno annuirono dolcemente sorridendo. “Siamo tutti con te!” la rassicurò Vento. “Con te!” ripeterono Sole e Arcobaleno. Sole le porse un suo lungo raggio, lei si aggrappò ad esso con tutte le sue forze, guardò un’ultima volta i suoi amici, osservò un’ultima volta la sua immagine riflessa nell’acqua, sbatté le alette colorate e chiuse gli occhi! Continuò a sbattere le ali con vigore, con tutte le sue energie sempre avvinghiata al raggio di Sole…poi, ad un certo punto … decise che era arrivato il momento: mollò la presa senza mai smettere di agitare le ali con energia … aprì gli occhi e ….non ci poteva credere!!! Volava!!!! Stava proprio volando! Un leggero alito di Vento la spinse dolcemente verso le bande colorate di Arcobaleno e lei si lasciò trasportare dolcemente, sicura che non le sarebbe accaduto niente di male, ce l’aveva fatta ormai! Fece delle piroette allegre nell’aria tersa e profumata … Sole aveva proprio ragione: cosa si sarebbe persa se non avesse deciso di volare … il mondo era meraviglioso visto dall’alto!! E con quelle ali quante altre cose avrebbe potuto scoprire!!! “Grazie amici miei! Grazie davvero!” “Hai imparato presto, eh? Sii prudente, mi raccomando … non ci far pentire di averti aiutato a volare! Ahahah!” scherzò Sole. “No, non potrei mai! Ma ora che fate? Mi abbandonate?” “No, certo che no! Gli amici non si abbandonano mai! Stai tranquilla, continueremo a stare con te finchè lo vorrai!” rispose Vento “Allora non mi lasciate mai, ok? Ora, però, vado a fare un giro, torno presto, non andate via,eh? … grazie ancora” Farfalla fece ancora qualche giravolta in onore dei suoi tre cari amici e poi si allontanò, felice di ciò che aveva appena appreso: in un colpo solo aveva imparato a volare e aveva imparato la sua prima lezione da adulta: l’amore di un amico può aiutarti a superare le prove peggiori, persino l’impossibile può sembrare attuabile se c’è un amico che è lì con te!


# proprietà letteraria riservata #


Reija

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.