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Una macchia

La sala cortesia di un aeroporto del nord, di una giornata come un’altra, mentre aspetti che chiamino il tuo volo, bevi qualcosa di alcolico in attesa che l’ennesimo aereo ti porti lontano. Rifletti sulle persone che hai appena lasciato, un’ombra di malinconia ti assale. Dura un istante, lo spazio di un sorso della tua bibita. Vedi le persone che entrano nella sala, le loro facce, il loro aspetto, non ti comunicano nulla. Passano e non s’imprimono nemmeno sulla retina. Improvvisamente qualcosa di inconsueto attrae il tuo sguardo, è una macchia che urla attenzione – sono qui guardatemi! – Osservi con una qualche attenzione l’improvvisa apparizione; non alta, una cascata di capelli neri, un viso gradevole ma non più giovane, rossetto scarlatto, neri occhi vivaci, ed un seno prosperoso che la scollatura della camicetta promette. Ma la tua attenzione è attratta dai suoi pantaloni, quasi una guaina, che strizza le sue gambe e disegnano i contorni del perizoma che evidentemente indossa. Scarpe con tacco alto almeno 20 cm le conferisce un’aria singolarmente instabile, precaria, ma certamente sensuale. Un’immagine ti si disegna netta in mente, mentre lei graziosamente ti sorride (sorride!), tu che ti inginocchi e dolcemente le abbassi con delicata violenza quei pantaloni e la lingua libera di correre veloce fino ad insinuarsi sotto al perizoma che hai indovinato indossato, e l’umore del suo sesso eccitato bagnarti completamente il mento mentre con la lingua la penetri. Invece rispondi al suo sorriso con un educato cenno, e ti avvii verso il gate che ti condurrà al tuo aereo. Prendi posto nella fila in fondo, quella riservata ai fumatori, è completamente vuota. La Macchia dal rossetto scarlatto la vedi avanzare nella tua direzione, deposita il suo bagaglio a mano nello scomparto sopra il tuo posto, prende posto accanto a te, e ti porge la mano -“ ciao piacere sono Manuela”. Sfoderi il tuo sorriso più amichevole e mentre senti il tuo sesso che diventa turgido, le rispondi con un “ciao Manuela sono Vittorio”. Il volo è nelle prime ore normale, solo il contatto casuale tra le gambe sembra promettere qualcosa di più di un vago chiacchericcio da compagni di viaggio. La notte artificiale imposta dalle hostess per aiutare il cambio di fuso orario cala presto. Manuela non ha voglia di dormire. Quasi una metamorfosi avviene in lei, il buio deve avere assopito la signora di mezza età per lasciare libera la creatura che ha scelto quei pantaloni, quella biancheria intima e quel tacco invitante. Manuela offre una sigaretta, e la accetti con una smorfia gentile. E’ lei ad accenderla ed a passarla, è lei che dedica un’artificiosa lentezza nel gesto. Prendi la sigaretta e ne aspiri profondamente il fumo, gliela ripassi. La scena si ripete per qualche volta fino a che nel non avvicini le labbra alle sue, lei ti accetta e la sua bocca si apre per lasciare insinuare la lingua. Senti la sua mano destra che scivola rapidamente sotto la coperta da viaggio che avevate gettato sulle gambe per ripararvi dall’aria condizionata. Avverti la mano di Manuela scorrere sui fianchi dirigendosi verso la cintura dei pantaloni. Con un gesto rapido si insinua nei pantaloni e si muove decisa nel raggiungere e massaggiare delicatamente le palle, e la base del sesso che senti spaventosamente duro in un istante. Le slacci delicatamente i pantaloni ed avverti fortissimo l’odore della sua eccitazione, e la tua mano si fa strada verso la parte che indovini più umida della sua biancheria. Il tuo dito indice si appoggia rudemente sulla parte della sua biancheria dove la clitoride pulsa sotto le mutandine. Il dito é letteralmente ricoperto dal suo umore, lo senti caldo ed umido come se fosse stato immerso in una qualche crema bollente. Manuela estrae la mano dai pantaloni, li abbassa delicatamente e tuffa la testa sotto la coperta. Senti il sesso attirato tra le sue labbra, sbirci sotto la coperta e vedi l’immagine della bocca rosso scarlatto di Manuela che come per magia si allarga per ospitare il membro completamente eretto. Ti colpisce l’immagine di come scompaia entro quella boccuccia rossa scarlatto. Senti che sei prossimo ad esplodere, vuoi che l’eccitazione che ti ha provocato ed il flusso caldo dello sperma che senti impaziente di sgorgare finisca dentro la vagina di Manuela. Le sussurri “andiamo nella toilette … ora … subito!”. Lei si alza, si ricompone frettolosamente, e si avvia verso la toilette. La segui, chiudi la porta dietro del bagno dietro di te, e la vedi in piedi in quello spazio angusto. Le abbassi i pantaloni ti inginocchi e tuffi la lingua in quel caldo ricettacolo che è la vagina di Manuela. Lei ansima, la senti prossima all’orgasmo . Ti sollevi in piedi e con una disperata ansia ed infili il sesso eretto tra le sue gambe. Dura pochi istanti, pochi rapidi movimenti e Manuela viene, con violenza quasi e mentre senti il fiotto caldo del tuo sperma uscire quasi sparato entro di lei, la sua bocca nel culmine dell’ orgasmo avidamente ti succhia il collo.

Ti ritrovi seduto sulla poltrona del posto fumatori, osservando distrattamente il panorama che l’aereo in fase di discesa ti mostra. Ti accorgi appena della placida Macchia che con un bacio sulla guancia si appresta al commiato.


# proprietà letteraria riservata #


Indecifrabile

Una macchia

a320 brillanteUna visione folgorante: la donna dei vostri più reconditi sogni si è materializzata davanti a voi, mentre aspettate il volo nell’anonima sala di aspetto di un imprecisato aeroporto. D’un tratto, scompaiono come d’incanto il torpore indotto dalla bibita che avete appena sorseggiato nonché la malinconia di aver appena lasciato le persone a voi care. In breve: una composizione dalla forte carica erotica … a voi scoprirne la conclusione, a voi scoprire chi è o cos’è “la Macchia”. Un testo snello, compatto, diretto, che si legge con la stessa velocità con cui si consuma la vicenda narrata. Ma che, come quella, vi segnerà per sempre.


Narrativa / Medio – breve Pubblicato: nel sito web “Soloparole”