Nella cabina di pilotaggio

aereo gialloContate a breve di prendere un aereo? … allora non leggete questo racconto. Viaggiate abitualmente in aereo? … vi ritroverete in questo racconto. Di professione pilota commerciale? … beh, siete il protagonista di questo racconto. A dir poco … spassosissimo, tragi-comico. Da “schiantarsi” dalle risate, anche se agrodolci. Gran ritmo e continue trovate che strappano facilmente il sorriso.


Narrativa / Medio-breve Pubblicato: sito web “Scrittura fresca”

Buon compleanno!

aereoplano jumbo jetDue amici decidono di festeggiare il proprio cinquantesimo compleanno con un’esperienza di volo, rispetto alla quale sono impreparati sia sul piano tecnico, sia su quello spirituale. Sopravvivono ed atterrano, con nuove consapevolezze nella vita.


Narrativa / Medio-breve Inedito; ha partecipato alla I edizione del premio letterario “racconti tra le nuvole”, 2012-2013; in esclusiva per “Voci di hangar

Buon anniversario a me

elicottero acquaE se la vita di un uomo, le sue esperienze e gli episodi che lo hanno maturato umanamente e professionalmente fossero rappresentate da un enorme mosaico? Ogni tessera costituirebbe una storia, una situazione, una data. E se poi quest’uomo non fosse un uomo qualunque bensì un pilota? Beh, allora avremmo di fronte il ritratto di un personaggio davvero unico. Un testo semplice, con un prologo a dir poco poetico e scandito, nel corpo centrale, dall’interminabile successione di date. Non un opera di autoincensamento ma un appunto per la memoria. Felice anniversario, comandante!


Narrativa / Medio-breve Pubblicato:  nella rivista Aviazione Sportiva a marzo 2002.

La birichinata

mongolfiera colorata involoC’è una malattia che rimane profondamente latente, innocuamente sopita fino a quando i vostri occhi  non accarezzano la visione di un cielo pieno di cumuli o di lenticolari, luminosamente azzurro e sferzato da un vento teso. E’ una malattia che v’induce ad inventare bugie infinite e a scappare in aeroporto, senza badare ai dettagli. Perchè l’aeroporto è l’unico luogo ove riuscite a trovare un qualche provvidenziale beneficio contro questa patologia. Ebbene questa malattia si chiama: “volare”. Ne sanno qualcosa i piloti di aliante che, legati più di altri alle vicissitudini atmosferiche, non ci penseranno più di tanto a mollare lavoro, famiglia e ammennicoli vari per involarsi. Finalmente! Ne sa soprattutto qualcosa l’autore che sì … insomma, reo confesso, narra di una sua splendida esperienza di volo. Non senza sottolineare quanto sia sciocco (se non pericoloso) affrontare il cielo in giacca e cravatta. Elegante sì, ma surgelato!

Diario giornalistico con un vezzo piacevolmente narrativo. Sembra di essere con Claudio nell’abitacolo dell’Hornet: vi suggeriamo di leggere il racconto solo dopo aver indossato guanti e doppio paio di calzini.


Narrativa / Medio-breve Pubblicato:  in esclusiva per “Voci di hangar”.

A te

aereo delta dartIl viaggio in internet, spesso può condurci ad incontrare persone di cui non conosciamo il volto, ma attraverso le parole percepiamo delle sensazioni fino a toccarne il cuore. Nasce così l’amicizia tra la scrittrice e R. , un’amicizia che lei considera speciale. Fin dal primo incontro, fin dalle prime poche battute sulla tastiera, sono riusciti ad instaurare un dialogo profondo. Ma capita che la sua vita porti R. lontano, oltre confine per delle missioni di pace, quindi per motivi lavorativi non ha il tempo necessario da dedicarle come fa quando si trova in Italia. Nonostante la ns autrice ne sia consapevole, si ritrova ad attendere, quasi senza voler accettare questo silenzio. Così, per non lasciarsi andare alla malinconia, gli scrive senza ricevere risposta. “A te” è una di queste lettere mai spedite, ed è parte di un’intera raccolta di lettere. Con tono appassionato (e in alcuni passi addirittura struggente) essa instaura un ideale quanto labile legame con il pilota sfuggente. Ecco allora che alla vita talvolta monotona, spesso grigia di lei fa da contraltare quella variegata ed intensa di lui. Potrebbe apparire una storia destinata ad esaurirsi inesorabilmente …  ma l’autrice non dispera perché confida in un finale assai poetico: incontrarsi sulla luna, il luogo ove entrambe hanno deposto promesse e sogni, perché lontana dal frenetico ritmo della terra, e infine (ce lo ha confessato in tutta riservatezza) perché la ns scrittrice è una piccola aliena che non può vivere a lungo sulla terra. D’altra parte, sappiamo per certo che il giorno che R. la conobbe, dopo poche parole trascritte le chiese se era una terrestre o una piccola aliena, e lei domandò : – Perché? – – Perché non ho mai conosciuto una donna via internet capace di esprimersi così come fai tu. E lei rispose: – Vero, sono un’extraterrestre. A buon intenditor …


Narrativa / Breve Pubblicato nel sito:  www.athenamillennium.it

L'unico sito italiano di letteratura inedita (e non) a carattere squisitamente aeronautico.