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Vivo per Miracolo

Vivo per Miracolo - Guido Enrico Bergomi - Copertina

titolo: Vivo per miracolo

autore: Guido Enrico Bergomi

editore: Veant

anno di pubblicazione: 2011

ISBN: 978-8887125139





Quasi 18’000 ore di volo, circa 30’000 atterraggi compiuti in 186 aeroporti sparsi in tutto il mondo pilotando 43 diversi tipi di aeroplani e 46 differenti modelli di alianti, motoalianti e ultraleggeri”.

Si può sintetizzare in questa manciata di freddi numeri l’intera esistenza di un uomo? Certo che no!

Di questo, probabilmente, se ne è reso conto il nostro Guido Enrico Bergomi che, “attaccata la cloche al chiodo”, ha trovato il tempo e la voglia di raccontarsi in una autobiografia densa di avvenimenti, luoghi, persone e – inevitabilmente – macchine volanti. Se però vi aspettate un’opera romanzata con una prosa segnata da venature poetiche che sconfinano nel romanticismo, beh, è evidente che non avete compreso appieno lo spirito che anima l’autore, universalmente conosciuto per il suo preziosissimo “Nuovo manuale del volovelista”.

Egli ha aperto il baule dei ricordi, è vero, ma non si è abbandonato a patetiche nostalgie né a gratuite

Vivo per Miracolo - Guido Enrico Bergomi - II Copertina
La retrocopertina del bel libro: “Vivo per miracolo” con alcuni brevi cenni biografici dell’autore

autocelebrazioni. Con la feroce stringatezza che gli è proverbiale e che contraddistingue il famoso “manuale”, il buon Bergomi ci accompagna con una narrazione scorrevolissima lungo l’ottantennio variegato della sua esistenza.

Il prologo del volume è costituito dall’episodio chiave che, appena quindicenne, lo vede scampare fortunosamente ad un mitragliamento di P47 Thunderbolt ma che, purtroppo, gli strapperà per sempre la mamma. Siamo a Milano, durante l’inverno del ‘45 e quell’incontro inatteso con i cacciabombardieri americani, per quanto funesto, segnerà in modo indelebile il futuro dell’autore, quasi a preludere un futuro tra gli aeroplani (e non solo). Da qui il titolo del libro – azzeccatissimo a nostro parere – il cui sottotitolo anticipa in estrema sintesi le 150 pagine che ci conducono fino all’epilogo:

“Il mio ultimo volo in aeroplano è datato 30 ottobre 2002 mentre nel volo a vela l’ultimo volo risale al 18 novembre 2005. Dopo queste date, di mia spontanea volontà, ho deciso di lasciare definitivamente la mia attività volativa. Amen!”

E’ un libro che, inutile dirlo, si legge tutto d’un fiato come accade solo i per i grandi best sellers perché, come in quel genere di volumi, l’esistenza dell’autore è un susseguirsi di avventure rocambolesche, di vicissitudini ed episodi memorabili tanto che talvolta viene naturale chiedersi se sono frutto di fantasia. Ma le foto che, in quantità, impreziosiscono il testo, suffragano la veridicità del racconto.

Insomma, un libro che il lettore chiuderà con un certo rammarico, mitigato solo dalla malcelata promessa dell’autore, di regalarcene ancora degli altri. E noi, siamo qui, comandante Bergomi, ad attendere fiduciosi.



Recensione a cura della Redazione


Libro Il Nuovo Manuale del Volovelista di Guido Enrico Bergomi
Nuovo Manuale del Volovelista
Avventure di un Pilota nella Compagnia di Bandiera - Guido Enrico Bergomi - Copertina
Avventura di un pilota nella compagnia di bandiera negli anni 60-70

Avventura di un pilota nella compagnia di bandiera negli anni 60-70

Avventure di un Pilota nella Compagnia di Bandiera - Guido Enrico Bergomi - Copertina

titolo: Avventure di un pilota nella compagnia di bandiera negli anni 60-70

autore: Guido Maria Bergomi

editore: Veant

anno di pubblicazione: non disponibile

ISBN: 978-8869340574





Dove eravate nell’arco di tempo che intercorre tra dal settembre 1958 a tutto il 1976? Di sicuro scorrendo le pagine di questo volume scopriremo facilmente come lo ha trascorso il suo autore.

Al momento è il terzo libro (in una serie di quattro) che, in ordine di pubblicazione, egli ci ha concesso. Ma confidiamo fiduciosi che se ne aggiunga un quinto, poi un sesto e così via.

Così, dopo “La mia vita con il Mustang” e “La mia vita in Aeronautica militare” ecco finalmente il racconto di quei 18 anni di lavoro che hanno visto il nostro Comandante Guido Enrico Bergomi impegnato assai intensamente quale pilota civile della nostra Compagnia di bandiera. Dapprima come copilota del turboelica Vickers Viscount poi, passando ai più moderni DC 8/43 e al DC 9/30 per chiudere brillantemente la sua carriera sul DC8/62.

18 anni che lo hanno visto coprire il corto, il medio e il lungo raggio, svolgere il ruolo di Secondo Pilota, poi Comandante, nonché Istruttore e Controllore. Un’attività febbrile che si concretizza in poco meno di 10’000 ore di volo alle quali andrebbero aggiunte, per correttezza statistica, circa altre 1’000 ore svolte al simulatore.

Da qui è facilmente immaginabile la sequela impressionante di episodi, vicissitudini e situazioni particolari che il nostro autore ha vissuto in prima persona o di cui è stato testimone e che, ne siamo sicuri, lasceranno esterrefatto il lettore più smaliziato.

Copertina dell'edizione Bibliotheka 2015 di Avventure di un Pilota nella Compagnia di Bandieraì
La nuova copertina del libro: “Avventure di un pilota nella Compagnia di bandiera” nell’edizione Bibliotheka pubblicato nel 2015

Un esempio? … quella di un pescatore che, a Palermo, durante un assolato pomeriggio estivo, si dilettava nella pesca “a bomba”. Ebbene sì, avete letto bene: a b-o-m-b-a. Ossia: l’allegro pescatore, confidando di non essere scorto da nessuno, a bordo della sua barchetta e all’interno di una stretta caletta irraggiungibile da terra, raccoglieva un notevole bottino lanciando in acqua degli ordigni imprecisati anziché delle convenzionali reti.

Ora vi chiederete cosa c’entra in questa vicenda il nostro autore? C’entra. Dovete sapere che egli, in qualità di istruttore stava addestrando un gruppo di piloti a bordo di un DC9/30 per il rilascio delle abilitazioni su quel velivolo. Ora il caso voleva, meschino, che la fase finale del circuito di atterraggio dell’aeroporto di Palermo, costeggiasse quel tratto di costa, deserta e molto frastagliata. Ebbene, immaginate di volare quello stesso circuito per dozzine di volte, a bassa quota e a bassa velocità ed ogni passaggio vediate esplodere una nebulosa colonna d’acqua -probabilmente mista a pesce, aggiungiamo noi -. Cosa pensate che sia accaduto al fantasioso pescatore? … non riuscite ad immaginarlo, vero? Allora perché non leggerlo?

E la volta che a Colonia … e quell’altra volta a Philadelphia? … beh lo scoprirete sempre leggendo questo volume.

Venendo allo stile dell’autore: è quello cui ci ha abituato già nei precedenti volumi. Ossia evita rigorosamente qualsiasi orpello letterario, rifugge inutili descrizioni ambientali o connotazioni fisiognomiche, non si dilunga in considerazioni personali, riporta in modo asettico episodi ed avvenimenti quasi fosse un resoconto giornalistico. Ne risulta un volume godibilissimo che fa venir solo voglia di leggere il quarto volume della serie.

Certo, in qualche capitolo la narrazione appare fin troppo distaccata, e talvolta vi chiederete – ne siamo certi – se l’eccessiva stringatezza del testo sia dovuta alla feroce autocostrizione di voler racchiudere 18 anni di vita professionale (a dir poco così variegata) in sole 150 pagine oppure ad una scelta – discutibile – dell’editore … no, niente di tutto questo: Bergomi è così e il suo stile è un marchio letterario depositato.

Non è il classico Comandante che si loda (e inevitabilmente poi si sbroda) né il pilota che si autoincensa raccontando “ho fatto, ho visto”. Egli, invece, è uno di quei pochissimi piloti che anzitutto “si racconta” – e non è poco, aggiungiamo noi – e poi narra con tono pacato, venato da una modestia viscerale. Per questo motivo gli perdoniamo il suo scarno modulo letterario, il suo raccontare ma non romanzare, la sua schematicità anche nel divagare tra le memorie di una vita .

Immancabili come sempre, le originalissime foto che costituiscono un valore aggiunto alle vicende narrate. Alcune ritraggono anche l’autore ed è pure un gran bel pezzo di autore – le lettrici ne converranno – .

In ultima analisi: un ottimo libro di ricordi che, pagina dopo pagina, ci svela un epoca in cui quello di diventare un pilota era il sogno più frequente dei bambini. Ebbene, Bergomi questo sogno lo ha coronato e, come tutti i bravi nonni, è qui a raccontarcelo. E noi, tutti ad ascoltarlo, come fosse una grande favola.



Recensione a cura della Redazione


Libro Il Nuovo Manuale del Volovelista di Guido Enrico Bergomi
Nuovo Manuale del Volovelista
Vivo per Miracolo - Guido Enrico Bergomi - Copertina
Vivo per Miracolo

Nuovo Manuale del Volovelista

titolo: Nuovo Manuale del Volovelista – Guida al conseguimento della Licenza di Pilota di Aliante

autore: Guido Enrico Bergomi

editore: Veant

anno di pubblicazione: 1996

ISBN: 8887125058





Se il volo a vela fosse una fede, il “Nuovo manuale del volovelista” sarebbe la sua Bibbia.

Non c’è pilota di aliante che, in Italia, non lo abbia letto, riletto, sottolineato e stropicciato. Non fosse altro perché da molti anni, tutti gli Aeroclub italiani lo utilizzano quale insostituibile libro di testo. E c’è di più: nella fraseologia degli allievi, viene sovente additato come “il Bergomi” intendendo il prezioso volume anziché l’autore. Un po’ come accade per “Il Trebbi”, rimanendo nel settore delle scuole di volo.

Il perché del notevole e durevole successo di questo volume è presto detto: chiunque, anche senza un titolo di studio, senza alcuna esperienza di volo, senza alcuna attitudine matematica, riuscirà a comprendere i principi che sono alla base del volo. Non solo. Conoscerà finalmente le criptiche regole dell’aria, imparerà ad esprimersi secondo la bizzarra fraseologia aeronautica o si cimenterà nell’uso degli strumenti di bordo di un aliante. Poi apprenderà i principi di una disciplina alquanto affascinante come la meteorologia, si renderà edotto circa le manovre di pilotaggio, dalle più semplici alle più complesse. E ancora: avrà modo di conoscere i sani principi della medicina aeronautica o della regolamentazione aeronautica, le procedure operative a terra e in volo, comprenderà i vari aspetti della

Libro Il Nuovo Manuale del Volovelista di Guido Enrico Bergomi
Copertina del “Il Nuovo Manuale del Volovelista”

navigazione aerea e si renderà conto di quanto siano meravigliose e geniali le macchine volanti. Il tutto con un approccio estremamente semplificato eppure mai superficiale che si concede pochissime formule matematiche e ricorre invece – praticamente in ogni pagina – a disegni altamente esplicativi.

In definitiva, l’ambiziosa intenzione dell’autore, a nostro parere, è raggiunta: se l’allievo pilota di aliante farà tesoro di ogni riga di questo prezioso volume poco o nulla dovrà integrare l’istruttore di volo sottoforma di lezioni teoriche. Ne sono conferma le centinaia di piloti che nel corso di tanti anni hanno fatto ricorso a questa guida assai esauriente e mai prolissa.

Aggiungiamo che è un testo consigliabile a chiunque nutra una minima curiosità riguardo l’inavvicinabile (solo in apparenza) mondo del volo. Dunque lo consigliamo agli studenti degli istituti tecnici ad indirizzo aeronautico come pure agli appassionati di modellismo aereo, agli accaniti praticanti del volo simulato e perché no? … a certi sedicenti giornalisti (o scrittori in genere) che sovente si cimentano in questioni aeronautiche senza avere la benché pallida idea di cosa stanno scrivendo.

Naturalmente si tratta di un manuale e dunque il lettore non pretenda di leggere un romanzo … tuttavia, niente paura: a questa aspettativa il Bergomi (inteso come autore) ha sapientemente risposto regalandoci ben quattro volumi nei quai ripercorre – qui sì in chiave di narrazione autobiografica – i suoi trascorsi di pilota e di uomo. E si tratta di trascorsi piuttosto singolari.

Leggere per credere!





Recensione della Redazione






Avventure di un Pilota nella Compagnia di Bandiera - Guido Enrico Bergomi - Copertina
Avventura di un pilota nella compagnia di bandiera negli anni 60-70
Vivo per Miracolo - Guido Enrico Bergomi - Copertina
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