Come ci si sente a volare “come un proiettile giù da una montagna” e non avere ” altre immagini negli occhi che quelle delle rocce e dei tronchi attorno“?
Non sono certo emozioni che si provano tutti i giorni, è vero, … ma se vorrete vivere quei momenti interminabili non occorrerà altro che leggere questo splendido racconto di Claudio Palmieri.
L’ennesima prova di una mirabile penna della nostra cara narrativa aeronautica
Narrativa / Medio-lungo
Pubblicato: inedito
Note: in esclusiva per “Voci di hangar”
Cosa può fare un uomo, appena dimesso dall’ospedale, che si concede una meritata convalescenza all’ombra di un albero, con gli occhi rivolti al cielo, intuendo le mutevoli forme delle nuvole? Ma certo: lasciarsi andare ai ricordi!
Ed è proprio quello che faremo insieme a lui, vivendo quella stessa esperienza che lui visse e che giusto l’ozio riesce a fargli riaffiorare alla mente. Ma badate: sarà così realistica che vi sembrerà di essergli accanto.
Prosa asciutta e diretta per un testo che si fa leggere d’un fiato.
Racconto / Medio – breve
Pubblicato nel sito: “IoScrivo”.
Breve racconto, suddiviso in tre parti, di episodi di volo molto particolari.
Al lettore la valutazione dei limiti della fantasia, che l’autore considera inesistenti.
Racconto / Medio – breve
Inedito; ha partecipato alla I edizione del Premio letterario “Racconti tra le nuvole”, 2012-2013; in esclusiva per “Voci di hangar”
Un parco, un uomo, un basco rosso, una tuta da lancio con le insegne del battaglione avio-trasportato, un bambino. Il ragazzino domanda: “Perché piangi?”. Lui risponde: “Perché …”.
Lo scoprirete leggendo questo racconto talmente duro e poetico da strapparvi lacrime di commozione. Le stesse del suo protagonista.
Prosa asciutta e diretta.
Racconto / Medio – breve
Pubblicato nel sito: Scrivi.
C’è un gioco che, almeno una volta nella vostra vita, avete praticato. Indovinate qual’è? … un aiutino: è’ un gioco che diverte dalla notte dei tempi e che, probabilmente, lo sarà fino a quando l’umanità vivrà sulla Terra. E al quale vincono tutti quelli cui partecipano.
Qual’è questo gioco? …ma sì: dare un nome alle nuvole! Nomi di oggetti, di animali, di persone o di una qualsiasi cosa purché ci sia familiare. C’è un solo limite: la propria fantasia!
Di sicuro, il protagonista di questo racconto non conosce rivali: lui riesce addirittura a fare il contrario. Lui riesce a vedere le nuvole negli occhi di una ragazza.
Una storia toccante che, probabilmente, ha poco di aeronautico … sicuramente ha molto di “aereo”.
Una pagina di storia che tutti vorremmo non fosse mai stata scritta, una storia che qualunque scrittore sogna di scrivere.
Racconto / Media-breve
Pubblicata: sito web “Racconti e letteratura”