Archivi categoria: I Piloti di Hangar

Autori dei racconti

Carmen Coia

uccellona rosaDirigente sanitaria, da 30 anni moglie di un pilota con il quale ha condiviso ogni esperienza di volo, partecipato, visto o riferito. Si vanta di conoscere molte più persone in aeroporto e nei campi di volo di lui, perché più presente a terra. In 30 anni non lo ha accompagnato una sola volta e riferisce che quel giorno il suo partner ha bucato.

Ha partecipato alla I edizione del Premio letterario “Racconti tra le nuvole” 2012-2013 giungendo XIX classificato nella classifica generale dei racconti ammessi alla fase finale del concorso.

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ravus(chiocciola)accipiter.it

 


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Con gli occhi di dentro

Claudio Cavolla

aeroplano bluHo una certa ètà, vivo sul Garda, mi sono formato come pilota di aliante a Valbrembo e poi ho volato in tanti posti da Calcinate ad Asiago, L’Aquila, Arezzo etc. Attualmente non appartengo a nessun AeroClub confederato proprio perché non mi identifico in quelli che conosco per metodologie o costi. In futuro tornerò ad Asiago con una nuova formula di aliante a decollo autonomo costruito nella Repubblica Ceca. Egidio Galli mi ha classificato “passero solitario”. Volo da 18 anni e ho all’attivo 500 ore di volo fatte con 500 decolli. Da qui si capisce tutto. Ho commesso l’errore di aver paura a comprarmi un aliante usato tutto mio. Ho il terrore della burocrazia – delle scadenze, degli adempimenti -, dell’incertezza di essere in regola con le normative che orbitano attorno a chi possiede qualcosa, sempre più nebulose. E poi il carrello, il paracadute, le revisioni – se ti fermano i vigili sei sempre fuori regola -, la concessione per l’uso della radio … etc, etc. L’aliante é lungo 6 metri ma la striscia di carte bollate che ti trascini dietro é lunga un chilometro. Ogni tanto faccio un volo dove mi capita, tanto per togliere la ruggine e sperare di ricordarmi come si tiene su un aliante. Spero nei prossimi 40 anni!

Ha partecipato alla I edizione del Premio letterario “Racconti tra le nuvole” 2012-2013 giungendo XVI classificato nella classifica generale dei racconti ammessi alla fase finale del concorso

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c.cavolla(chiocciola)tiscali.it

 


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La birichinata

Le confessioni di un italiano

La vite piatta

Spionaggio nei cieli

Jack Cat

biplano in pianta1953. Versilia. Rocker, scrittore, pittore elettronico (alias Rokko Spider)

Scritti di Jack Cat: “Brav’Homme”, romanzo breve, 1995 “La Fuga del Cavallo Morto 2”, romanzo, 1996, illustrato nel 1999 da Jessica Wot “Le Due Orfanelle Due”, fotoromanzo, 1999 “Millennium Look”, fotoromanzo, 1999 “Metamorfosi?”, romanzo, illustrato da Lady Bug, 2000 “Donne? Motori!” romanzo, 2000 illustrato nel 2002 da Rokko Spider “Forse? Forse qualcuno sì” raccolta di racconti brevi, 2000 “Favole del Diavolo”, raccolta di racconti brevi, 2000 “Intervista a Jack Cat”, intervista, 2000 “Sticks & Bones unplugged story”, racconto lungo, 2001, in inglese “Aspettando Pat Garrett – 16 dialoghi dal Pianeta J”, raccolta di dialoghi, 2001 “Caro Cino”, raccolta di interventi in rete, 2001 “Aspettando Valentina”, raccolta di dialoghi, 2002 “Pere in Bottiglia – tredici kantiki di Jack Cat”, raccolta di cantici, 2002 “Pere in Bottiglia 2” raccolta di cantici, illustrati da Rokko Spider, 2002 “Ki salvera’ gli Uddue?” kappastoria rock, illustrata da Rokko Spider, 2002 “Nove volte t’ho detto addio”, versi di Jack Cat su immagini di Rokko Spider, 2002

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Volare in bellezza con Air Champagne

Alìda Casagande

Papera volante animataQuando il webmaster di “Voci di hangar” mi ha intimato (nella sua milionesima e-mail) di fornirgli la mia biografia … mi si è fatto tutto nero. Il monitor. S’è spento! Un segno premonitore? Forse. Il fatto inquietante è che, dopo aver riattaccato la spina (del monitor), mi sono accorta che stavolta ero io che vedevo nero. E non per causa della spina (dorsale) che mi sentivo ancora saldamente attaccata alla ciccia. No, vedevo nero perché da due ore ormai, scrutavo la pagina bianca del mio programma di videoscrittura senza che un pensiero (neanche lussurioso) mi percorresse i neuroni. Niente di grave, direte voi. Gravissimo, dico io. Una scrittrice professionista come me, con una chilometrica bibliografia all’attivo che si lascia intimorire da una banalissima richiesta di biografia? … addio carriera, addio Premio Campiello!? Fortunatamente una biografia usata (ma in buono stato) l’avevo sottomano, questa:

Alida Casagrande (Sernaglia della Battaglia), scrittrice, vive a Ponte della Priula. I suoi esordi editoriali di scrittrice risalgono al 1993 con la pubblicazione di un passo scelto del suo romanzo inedito “Non mi cercheresti se già non mi avessi trovata” nell’antologia periodica “Spiragli 25” (Editrice Nuovi Autori). Poi esce il suo primo romanzo “I giorni della tempesta”(1994). Nel 1997 col racconto “Anatomia di un suicidio”, pubblicato nell’antologia periodica “Spiragli 36” consegue il premio “Spazio a chi sa scrivere” che le consente di pubblicare la raccolta di racconti “A mani vuote”(1997) a cui seguono “Le passioni in grembo al tempo” (2001) e “Le fionde del sentimento” (2001, vincitore del premio “Laboratorio delle Arti”, sezione narrativa). Nel 2000 vince il premio “Laboratorio delle Arti” per la narrativa

Gliel’ho spedita e ho intrecciato le dita (delle mani e dei piedi). Sapete cosa m’ha risposto? “O Alida!? … continua a scrivere favole vah, che alla tu biografia ghe pensi mì!” Credo che abbia ragione.

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ombrerose(chiocciola)hotmail.com

 


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Cirillo e Brilla

La fiamma e la falena

Quella mattina