Pilota e marinaio per salvare l’ambiente

pby catalinaCi sono piloti, pochi purtroppo, che combattono soprattutto in tempo di pace, specie d’estate. Piloti che volano a bordo di grossi velivoli anfibi senza colorazione mimetica (anzi, assai appariscente); non armati di cannoni, mitragliere, razzi o missili (eppure sganciano bombe). Piloti che non difendono lo spazio aereo del nostro paese (semmai il suolo). Piloti che volano a bassa quota (ma non per sfuggire ai radar avversari).

Chi sono? … ma i piloti di Canadair, ovviamente!

Sono quei temerari, un po’ piloti, un po’ marinai, un po’ vigili del fuoco, che difendono le bellezze ambientali del nostro paese. Ma leggete questo articolo giornalistico e ne uscirà fuori un identikit perfetto. Anzi, siamo certi che sentirete l’odore acre del fumo, il rombo dei motori, il sudore sulla fronte e i muscoli tendersi per la tensione.

Un piccolo capolavoro di divulgazione aeronautica.






Genere: articolo giornalistico

Lunghezza: medio-breve

Pubblicato: nella rivista ufficiale del WWF Italia (Panda) nel settembre 1996 in memoria di Mauro Morello, deceduto in un incidente sul fuoco.

11 commenti su “Pilota e marinaio per salvare l’ambiente”


  1. MAURO MORELLO É STATO IL MIO ISTRUTTORE DI VOLO ALL'AEROCLUB DI LATINA. ...UN GRANDE INSEGNANTE E GRANDE AMICO....RICORDA SEMPRE LE TRE COSE FONDAMENTALI PER VOLARE : IL TUO STATO FISICO....IL METEO ED INFINE CONTROLLA LA MACHINA. .....CIAO MAURE


    1. Mauro e stato un mio compagno di classe alle superiori (ist. Tecnico aeronautico ) a Torino, insieme a Fausto, che adesso pilota un 747, era il migliore della classe, un grande altruista, un caro ricordo. Francesco


    2. Sono la moglie di Mauro ... ho scoperto solo ora che esiste questa recensione e sono stata davvero molto contenta di scoprirla. Grazie di cuore, grazie infinite. Mi avete emozionato. Lui era davvero un grande professionista oltre che un uomo e un padre meraviglioso. Non passa giorno che non comunichi con lui in qualche modo e ogni estate, quando arriva questo periodo in cui ricorre la data della sua morte, sento qualcosa di speciale che non so descrivere né esistono forse parole "terrene" per poterlo fare.Tutto quello che so è che lui è sempre con noi, in maniera diversa ma sempre presente.
      Grazie.
      Maria (la moglie)


      1. Buongiorno Maria, mi chiamo Christian e ho preso il brevetto di volo a Latina con Mauro come istruttore. Inizio col dirle che tutti gli allievi di Mauro furono promossi senza problemi. Per me erano anni difficili (la scuola l'adolescenza ect) ma Mauro era come un fratello maggiore e nn solo il mio istruttore di volo. Quanti ricordi delle sue lezioni (le vomitate il fumo del sigaro in faccia per provocarti, il prenderci a pugni scherzosamente quando noi allievi cambiavamo il posto in volo) ed oggi a 24 anni di distanza è sempre nei miei pensieri ed ogni aereo che vedo passare è un saluto di Mauro.

      2. Buonasera Maria, sto chattando questa sera con Andrea.. Ci siamo conosciuti via internet un annetto fa, quando ho letto una recensione su Mauro.. Conoscere Andrea, con il quale siamo diventati "amici" su fb, mi ha dato un piacere immenso ed una grande emozione. Mauro ed io eravamo insieme a Guidonia egli anni 88/89.. Ho raccontato ad Andrea del suo prezioso papà, con il quale ho condiviso un anno molto denso, ormai tanti anni fa.. Te ne avrà parlato. Mi ha detto questa sera che avrà una via intitolata a lui, a Druento. Ne sono emozionato e felice. Di Mauro, come leggo da altri su questa recensione che ho letto soltanto adesso, ti potrei raccontare soltanto cose belle, anche quando era un ragazzo. Della sua ironia, della sua intelligenza, e della sua estraneità, nel senso migliore, ad un mondo che un po' lo infastidiva con le sue formalità. Ma Andrea ti avrà fatto leggere le cose che gli ho scritto. Da quando ho letto, il giorno stesso, quel giorno che non sarebbe mai dovuto esistere, di Mauro.. Il mio cuore ha perso un pezzetto importante. Ma non è mai andato via dai miei pensieri più cari. Vi abbraccio con tanto affetto, anche se non ci conosciamo. Ma spero di incontrarvi un giorno, Paolo


  2. Mauro era mio compagno di giochi a Druento c/o la Cascina Nuova dei suoi nonni e zii di fronte a casa mia. Siamo cresciuti insieme fino all'età della scuola superiore, poi entrambi in campo aeronautico, abbiamo preso due strade diverse: io costruttore, lui pilota.
    Era molto più motivato di me e dopo qualche anno ho anche invidiato la sua scelta, specie quando è entrato in Accademia! Da allora non l'ho più rivisto. Quando torno a Druento in visita al cimitero, passo davanti alla tomba di famiglia dove c'è la sua foto e un modellino metallico di Canadair.
    Qui mi fermo, gli lascio un saluto e un commosso pensiero di quando eravamo ragazzini.
    Daniele


  3. Mauro era mio cugino. I nostri nonni erano fratelli. Lo ricordo come una persona mite, mai una parola fuori posto, veramente buono nell' anima, sempre un piacere vederlo e parlarci insieme.
    Ciao Mauro.
    Manuela Morello.

  4. Sono Riccardo e sono un Druentino.
    Mauro era mio compagno alle scuole elementari. Aiutava suo zio che era contadino a coltivare un grosso campo di fronte alla mia casa ma quel lavoro non era il suo e mi ricordo che mi disse: "Basta Riki, mi metto a studiare e divento qualcuno".
    In quel periodo frequentavamo la terza elementare nella Scuola Anna Frank di Druento. Quella frase è rimasta nel mio cuore e da quel momento prima e dopo la tragedia ho sempre raccontato con orgoglio chi era questo mio amico e compagno di scuola. Soprattutto che era una umile persona che aveva raggiunto grandi obbiettivi.
    Ciao Mauro

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