Luciano Serra, pilota

biplano gialloPoco dopo essere stato esposto nella livrea di un esemplare impiegato in un famoso film di guerra in un grande museo aeronautico, un biplano perfettamente restaurato dopo un miracoloso recupero in Africa inizia a perdere un liquido scuro e denso. Olio, come qualsiasi che si rispetti? No: sangue, come rivelano ben tre diversi esami. D’altra parte, il restauro è stato esclusivamente statico e nelle tubazioni perfettamente ricostruite non è mai circolato neppure un grammo d’olio. La scoperta costringe il museo ad adottare metodi non convenzionali per risolvere il problema, compreso un tentativo di esorcismo affidato al parroco del vicino paese e cappellano della base che ospita il museo. Ma è inutile. Il vecchio biplano sembra infestato dai fantasmi e continua imperterrito a perdere sangue, creando vivo imbarazzo al direttore del museo e al suo curatore, che sono sul punto di smontarlo e restaurarlo nuovamente. A risolvere il mistero sarà una delle guide volontarie del museo: l’aereo si sta ribellando alla mascherata cinematografica e rivuole la propria identità di combattente. Tutto si risolve con pochi ritocchi alla verniciatura, con spese minime e pochissima fatica. O così si racconta. Perché chi può dire se la storia sia andata davvero così?


Narrativa / Medio-lungo Inedito; ha partecipato alla II edizione del premio letterario “Racconti tra le nuvole”, 2013-2014; in esclusiva per “Voci di hangar”

 

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