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Claudio Palmieri

pa18 scivoliPseudonimo di M.C.B., e’ nato nel 1963 ed e’ Abruzzese. Vive in Svizzera dove lavora come ingegnere aeronautico. Pilota di parapendio, appassionato di volo e di letteratura, scrive racconti da qualche anno e da poco ha cominciato a pubblicare i propri testi su alcuni siti per “e-writers”. La sua pagina web e’ all’indirizzo:

http://it.geocities.com/claupalm/

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claupalm(chiocciola)yahoo.com

 


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Aeroporti

Chi c'è in decollo

Palla di cannone

Strisce di nuvola

Diego Palazzoli

aereo bianconeroSono nato a Caserta “.. dint’a Reggia”, perché al seguito del padre Eolo (mai nome fu più appropriato), ufficiale pilota dell’Aeronautica Militare Italiana, lì comandato in quegli anni. In seguito, io stesso Allievo Ufficiale Pilota in Accademia Aeronautica, Corso Orione III. Lì ho conseguito il “Brevetto di pilota d’aeroplano” ed in seguito la licenza di pilota di aliante. Tra motore in Hdemia e dintorni, ma soprattutto con l’aliante, comprese le ore non segnate (perché seduto dietro) … ho volato circa 1.500 ore. Sono coordinatore dei piloti volovelisti di Rieti per la Protezione Civile: “Ad ignes silenter”. Ho conseguito il “C d’argento” e i1 diamante (ma poi non ho più registrato nulla); il mio volo più lontano 530 km, il più lungo circa 7 ore, la planata più lunga 98 km … ma sono in tanti ad aver fatto molto meglio … io purtroppo non riesco a volare spesso . Ho l’onore di compossedere, con Gianfranco Battisti, il socio che auguro a tutti di trovare, l’aliante ASW 20 L con marche: “I-VVSS”, sigle di gara “55” che è stato per primo di Galetto (mondiali 1985) e poi, tra i vari comproprietari, in particolare, degli indimenticabili Kostantin Nedialkov, Dino Di Vecchio e Fabrizio Cox, i cui nomi sono riportati nell’abitacolo ove è applicata, su iniziativa della moglie, anche una spilletta con la Madonna di Loreto, alla quale sono grato due volte … per aver sempre rimandato a casa mio padre e un paio di volte per avere consentito il ritorno anche a me. Sono coniugato (… ancora … dopo circa 25 anni) con Gabriella, che ama e che teme tremendamente gli aeroplani (… quindi, gran lavoro di attenzione per il marito). Ho una figlia, laureanda in Giurisprudenza alla media del 29, autrice di due romanzi, inviata speciale per Airplanes presso le Frecce Tricolori (ma anche in altri reparti dell’AM) e corrispondente anche per la Rivista Aeronautica (articolo sull’AM, reparto di Volo a Vela, n.6 Dic.2011, pag 32/36). Attualmente la famiglia è arricchita dalla presenza di gatto Merlino, un “sacro di Birmania”… strepitoso e dagli occhi azzurro cielo (come quelli della moglie e della figlia) … forse non è casuale. La mia professione è quella di avvocato, civilista … volovelista Mi piace ricordare questo motto: “Alto e veloce e sempre più lontano a tutti”.

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Patrizio Pacioni

elicottero verde girotondoNato a Roma il 6 settembre di un anno imprecisato tra la guerra di Corea e la crisi di Cuba, Patrizio Pacioni esordisce in libreria con “Un lungo addio” (1997 – Taurus Edizioni), la storia drammatica di una profonda quanto devastante passione carnale che divampa tra fratello e sorella poco più che adolescenti. La sua seconda fatica, l’anno successivo è la volta di “Iscassia et Fogu” (1998 – La mela e il grano – Tipografia Iglesiente) altro viaggio nei delicati equilibri della famiglia, nel corso del quale viene esplorato in profondità il conflitto generazionale padre-figlio. Poi la svolta: con “Le Lac du Dramont” (2000 – Editrice Nuovi Autori), tenebrosa storia ambientata in una Costa Azzurra invernale insolitamente cupa e insidiosa, l’Autore imbocca con decisione la strada del giallo-noir, pur mantenendo nell’impianto una particolare cura nell’approfondimento introspettivo dei principali personaggi. Opera del tutto singolare, nonché assolutamente innovativa anche nella struttura narrativa, segue Chatters (2001 ancora per l’Editrice Nuovi Autori), thrilling psicologico con finale a tinte forti in cui allo stile cristallino dell’Autore si alternano intarsi della neo-lingua informatica della chatline, presa così com’è, nella sua essenzialità e, a volte, nella sua crudezza. Per l’esordio con Effedue Edizioni arriva infine (2002) “DalleTenebre”, che Patrizio ama presentare come un “romanzo d’avventura con guarnizioni thrilling, cotto in salsa noir”: una lunga storia che, prendendo le mosse dal finale di “Le Lac du Dramont”, in un succedersi senza respiro di azione e colpi di scena, costituisce l’ennesima puntata dell’ epopea che da sempre vede le forze del bene contrapporsi all’assalto del male. A questi romanzi si affiancano poi numerosi racconti brevi (molti dei quali pubblicati, oltre che in un consistente numero di siti letterari internet, in raccolte antologiche e riviste) in cui l’Autore mostra una spiccata predisposizione anche per le short-stories: attività questa che gli ha valso numerosi premi e riconoscimenti, tra cui spicca il secondo posto ottenuto nel 97 al Mystfest di Cattolica con l’intenso e bellissimo “Ransette Primo”. Mentre il suo ultimo romanzo profuma ancora d’inchiostro, sembra che Patrizio Pacioni stia già lavorando al libro del prossimo anno, un’idea originale e ambiziosa sulla quale, per quanto ovvio, mantiene almeno per il momento il più stretto riserbo. Ulteriori notizie, racconti inediti, curiosità e interviste sono reperibili in: www.patriziopacioni.it nato come iniziativa promozionale e trasformatosi poi con incredibile rapidità in un vero e proprio e-magazine orientato alla scoperta e valorizzazione di nuovi autori e nello stesso tempo attento a ogni forma di espressione artistica.

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Aeracnofobia
nuvola con fulmine
L'altra

Pet on board

Settimo cielo