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16 maggio 2008 – Dismissione KC707A

L’odore del mare … eh, sì, l’odore del mare, e il grande cielo senza ostacoli sopra la testa, e la brezza, e il verde, e l’odore di cherosene.

Bentornato a Pratica di Mare. Cuore che batte, nel profondo. Il G91 all’ingresso, gli alloggi Ufficiali, il Circolo. Pratica di Mare: la mia casa; la mia casa per 12 anni!!!!

La mia compagna rispetta il mio silenzio, io guardo, penso, ricordo.

Ricordi che emergono dal profondo della psiche richiamati dalla vista. Eventi, facce, avventure, storie. Tasselli di quel puzzle che è la vita di ognuno di noi. L’invito a venire a Pratica in occasione della dismissione del tanker è del Gruppo che ho comandato, 15 comandanti fa – ho contato le targhette!! Prima di uscire ho indossato la cravatta blu del Gruppo, i copribottoni dorati, un po’ “diversi” ma col Cavaliere, ho indossato lo stemmino dell’8° sul bavero della giacca e, infine, imponente nelle dimensioni anche come spilletta, sotto il gruppo ho appuntato il B707.

Sono uscito da casa felice e curioso di tornare, di camminare di nuovo su quei tasselli che hanno composto un importante pezzo della mia vita: il comando dell’8° Gruppo e il successivo comando del Nucleo Addestramento Tanker, l’ultimo incarico operativo.

Così oggi sono qui, facce conosciute che hanno subito, come me, la sferza del tempo. Linee nuove sui visi, capelli che hanno cambiato colore oppure che han deciso di abbandonare il titolare, ma negli occhi quella luce di forza e di esperienza che accompagna lo scorrere della vita e ci rende maturi e belli dentro.

Dopo gli abbracci, i riconoscimenti, e gli sguardi alle fotografie … andiamo sul piazzale.

Tocca a Sergio fare l’ultimo volo. E’ il più anziano (lui ci tiene a sottolineare che non è l’età).

Il vecchio tanker avanza verso il punto attesa, ed io solo a guardarlo vengo proiettato nella dimensione temporale. E’ una sensazione stranissima, come se il tempo non ci fosse più: torno ai comandi, quello che mi ferma il respiro è il ricordo del decollo. Un ricordo diverso da qualsiasi altro aeroplano che ho volato, sono seduto ai comandi e rivivo …

E’ un mastodonte, avanza lentissimo verso il punto attesa … si muove come se fosse conscio delle sue capacità, che non è accelerare rapidamente e scomparire nel cielo, che non è manovrare leggero allietando chi lo guarda, ma è stare tanto tempo in aria. Il suo compito è attraversare lo spazio, andare lontano, portando dentro sè il suo carico. Ma non è semplicemente un volo di lungo raggio …. Non è semplicemente mettere 70 tonnellate di benzina e partire.

E’ la consapevolezza che attraverserai gli stati, i mari, che sotto di te scorreranno i fronti meteorologici, e che quando atterrerai sarai in un mondo diverso. La consapevolezza che non porti solo un carico o le persone, ma altri aeroplani verranno con te – affidati a te, dipenderanno da te, li osserverai nei monitor di bordo, ascolterai le loro voci, li incoraggerai nel momento del contatto. Rifornimento in volo: un nearmiss controllato … altri ricordi …

Io sono stato poco tempo sul tanker, un paio d’anni, di velivoli ce ne erano solo due allora, ma il ricordo dell’inizio è talmente gratificante che rimango un po’ attonito mentre il “vecchio” continua il suo rullaggio.

Mi tornano in mente i fogli in Excel per i primi calcoli sul rifornimento in volo, la prima trasvolata a Lajes con Bruce in ala. Qualsiasi cosa era una novità, ogni momento era qualcosa di nuovo … Oggi celebro dentro di me tutte queste emozioni.

E’ il momento del decollo … Sergio con innata maestria lo porta verso di noi, il saluto del gigante, quanto rumore, al limite del sopportabile ….

Una ultima virata, si staglia nel cielo, le grandi ali a freccia, i 4 motori, enorme gabbiano seguito da una scia nera … Socchiudo gli occhi, lascio che l’immagine si imprima nella memoria, respiro a fondo questa brezza di mare.

I ricordi, quelli che nutrono le emozioni vanno e vengono, onde potenti che si infrangono sul richiamo alla realtà.

Una realtà che ricorda che è ora di tornare alla quotidianità e di rivolgersi al futuro, incapace di aspettare e che richiede tutta la nuova attenzione.

Grazie 8° Gruppo, grazie 14° Stormo, grazie Pratica di Mare.


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Hangar con Biplano e Honda - Nate Stevens
Paolo Vittozzi