Questo piccolo cammeo letterario mi ha non solo fatto leggere le righe armoniose di una piccola e promettente scrittrice undicenne (sì, undicenne!), ma mi ha con un sussulto del cuore riportato ai miei undici anni, quando anch’io prendevo in mano per la prima volta un telescopio e cominciavo a scoprire il senso di quello spettacolo incredibile che ci sovrasta, ricordandoci la nostra piccolezza e al tempo stesso che possiamo (e dobbiamo) sognare.
Sì cara Emma, hai proprio ragione: si guarda in su e si sogna, e le sfide dentro di noi cominciano a prendere forma, e se noi le assecondiamo, piano piano diventeranno realtà.
Non so se tra i tuoi sogni c’è la scrittura, nel senso di narratrice, ma certo questo racconto contiene in sé tutti i presupposti perché tu lo diventi, c’è nei contenuti la precoce saggezza di una preadolescente già consapevole che
“Non sempre ci saranno persone che rideranno con te, anzi ci sarà gente che riderà contro di te …”
e c’è la sicurezza altrettanto precoce della forma sintattica che sempre deve accompagnare qualunque scrittura.
La tua penna danza sulle righe lieve e sicura come le punte della piccola ballerina che – scopriamo con gioia – sei oltretutto: danzano sulle note di una musica celeste che nel silenzio delle notti stellate odono le persone sensibili come te. Speriamo di rileggerti ancora tra (e oltre) le nuvole.
Mille auguri.
Recensione di Rossana Cilli (*), didascalie a cura della Redazione
(*): già vincitrice della X edizione del premio RACCONTI TRA LE NUVOLE – 2022
NdR: immagine di copertina la cometa C/2022 E3 (ZTF)
Narrativa / Breve
Inedito
Ha partecipato alla XI edizione del Premio letterario “Racconti tra le nuvole” – 2023