Il titolo non lascia adito a dubbi, l’autore ci descriverà la sua personalissima esperienza per il conseguimento della licenza di volo a vela.
Una passione nata fin da ragazzo, che lo porterà a diciannove anni alla scuola sottufficiali di Caserta, e alla fine del corso di marconista elettronico di bordo al reparto operativo di Grosseto. Al IX gruppo caccia intercettori con gli F-104 Starfighter.
Questo suo trascorso militare, la disciplina, la meticolosità lo accompagnerà durante il suo corso di volo a vela e affiorerà più volte.
L’approccio migliore alla lettura di questo libro è quello di essere consapevoli che andremo a leggere una specie di diario. Un diario dove l’autore ha descritto meticolosamente le missioni di volo (non tutte le più salienti), le emozioni provate, le relazioni interpersonali.
Anche lo stile tipografico, le foto a colori raggruppate al centro del testo, la copertina foderata, ci fanno pensare a un diario, che andremo a sfogliare, con il permesso dell’Autore il quale ha deciso di condividerlo.
“Volare in aliante è qualcosa di strano, non è semplice da descrivere, solo chi lo ha provato intensamente riesce ad esprimere quale vera sensazione si prova galleggiando nel cielo al semplice fruscio del vento che avvolge e risuona nell’abitacolo.”
E’ un voler imprimere per sempre il ricordo di questo suo percorso.
“Ogni volta che rileggo questo libro, rivivo esattamente le emozioni che ho provato in quei giorni intensi. E’ come continuare a volare, anche se fisicamente non sono a bordo.”
Il particolare rapporto che si crea con il proprio istruttore:
“Forse lui già lo sapeva che avrei fatto il decollo in quella giornata, io avevo capito che ormai non avrebbe più procrastinato quella data perché era arrivato il momento, e mi sarei trovato solo con me stesso e con il mio addestramento.”
“Un istruttore di volo a vela alle volte assomiglia più ad uno psicologo, che riesce a capire fino a quando un allievo è in grado di spingersi avanti per controllare la situazione circostante e a non farsi sopraffare dall’insicurezza e dalla paura.”
La paura, questo sentimento che, nell’immaginario collettivo, sembra non appartenga ai piloti :
“Avere paura è una cosa normalissima e del tutto normale. Per un pilota è un sentimento che bisogna accettare e controllare e di cui non bisogna mai vergognarsi.”
Come ogni esperienza risente del background, del presente e delle aspettative soggettive.
Certo non ci si aspetta l’uso di certi termini :
“vuoti d’aria” ogni pilota, soprattutto un volovelista sa bene che non esistono, ma sono solo forti discendenze. Ma per fortuna lo troviamo una volta sola.
“cabina” che riferito ad un aliante suona un pochino fuori luogo, infatti nel testo lo troviamo alternato a “abitacolo” termine più appropriato.
Qualcuno potrà riconoscersi negli stati d’animo nelle emozioni provate.
Qualcun altro potrà ritenerle un po’ troppo esagerate.
Il lettore non addentro al mondo del volo potrà rimanere anche un po’ disorientato, se non addirittura annoiato, dal forte dettaglio tecnico nel descrivere il volo.
“Questo è ‘Il mio volo in aliante’, un racconto, una storia realmente accaduta, come un piccolo fotogramma di un periodo della mia vita”
Ebbene sì! Questo è il volo in aliante di Marco Forcella.
Non è un racconto generico, ma il suo personalissimo percorso.
Il suo sentire e vivere il volo.
Essere parte di quel cielo che fin da bambino lo attirava, e che guardava voltando la testa all’insù.
Recensione e didascalie a cura di Franca Vorano
Didascalia e fotografie a cura della Redazione di VOCI DI HANGAR
nella splendida cornice dell’aeroporto G. Ciuffelli di Rieti e, più precisamente nell’aula briefing dell’Aeroclub di Rieti, si terrà la presentazione di ben due libri scritti e pubblicati dal nostro (ahinoi) amico volovelista, al secolo Alan Steve Russell. Per gli amici … Alan.
Benché sia risaputo che gli unici libri che si vendono siano quelli a sfondo erotico (“5 sfumature di grigio” e colori affini), egli ci illustrerà i contenuti di:
“Il mio volo in aliante”,
volume fortemente autobiografico nel quale narra (quasi minuto per minuto) la sua esperienza personale di allievo pilota di aliante e di pilota di aliante poi.
Non contento, Alan ha poi continuato a volare a vela e a scrivere (ma non aveva proprio niente da fare?) pubblicando il suo secondo libro intitolato:
“Un volo per l’eternità”
dove finzione e realtà personale si uniscono in un tutt’uno (praticamente un intruglio!)
Si parlerà dunque di cielo, di aria, di alianti e – tranquilli -di nulla che possa avere una componente pornografica (peccato!). Tuttavia verranno mostrate immagini compromettenti di alianti ignudi in pose osé (per esempio con l’alettone alzato o la cappottina tutta aperta), oppure scatti che ritraggono l’autore intento nel pilotare un povero aliante inerme e tanto altro che in questa sede non possiamo rivelarvi, salvo essere eliminati fisicamente.
La chiacchierata informale – ed ecco la vera notizia – sarà animata (e probabilmente rovinata) dalla presenza del nostro webmaster in qualità di presentatore/intervistatore/guastafeste che porrà all’autore domande indiscrete, irriverenti, intime, insulse, inopportune e … poi sono finiti gli aggettivi che cominciano con la”i”! Insomma, ci siamo capiti!?
Inoltre chi vorrà (se proprio ne sente la necessità viscerale) potrà rivolgere domande direttamente all’autore. In italiano e nella speranza che costui risponda in modo coerente.
Infine, siccome nel nostro paese tutto finisce a tarallucci e vino, la presentazione terminerà con un ricco buffet, senza musica, ricchi premi e cotillon, senza tappeto rosso, banda e majorett ma tutto offerto da Alan.
In quella occasione si potrà avvicinare l’autore, sbaciucchiarlo, fargli proposte indecenti, ivi compresi l’autografo su una o più copie suoi libri previa minacce di ritorsioni fisiche. Libri che, per lo speciale evento, verranno ceduti a un prezzo promozionale (due al prezzo di due, uno al prezzo di tre, ecc ecc).
L’evento è aperto a tutti i soci dell’Aeroclub di Rieti, ad amici e benefattori, oltre che ai semplici curiosi. A questi ultimi sarà consentito l’accesso in aeroporto dichiarandosi al citofono dell’ingresso aeroportuale con la parola d’ordine: “Belèn”. Sarà spalancato loro il cancello.
Magari sarà l’occasione per loro di vedere da vicino gli alianti e i piloti di alianti (razza quasi in via di estinzione) e, per i più temerari … addirittura di poter volare in aliante! Ma con moderazione … perché se poi dovesse piacervi?
E buona presentazione!
Per qualsiasi informazione o per anticipare la propria presenza si prega di contattare la Segreteria dell’Aeroclub Rieti al numero di telefono: 0746 – 203637
Aeroclub di Rieti: ingresso civile aeroporto, lato campeggio. adiacente hangar bianco, via C. Rosatelli, 111 – Rieti
L'unico sito italiano di letteratura inedita (e non) a carattere squisitamente aeronautico.
Aforismi
Per essere un buon pilota non occorre essere intelligente.
(Pietro Pugnetti)
Q.T.B.
MECCANICO: Dificolta pore la manopola comando carello. MECCANICO: Regolazione tampone e levicato tacchetto da guida.
(Suggerita da Big Mark)
Check-In
A bordo durante servizio bevande. HOSTESS: Signora gradisce bere qualcosa? PASSEGGERA: No, no niente da bere, solo acqua