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Rossana Cilli



Lo scorso 1 settembre 2022 è stato proclamato il vincitore della X edizione del premio letterario RACCONTI TRA LE NUVOLE … o meglio, è stata proclamata la vincitrice in quanto si tratta di una gentildonna che è registrata all’anagrafe – lo ha confermato il nostro servizio di intelligence – con il nome di ROSSANA e il cognome CILLI.

L’astronauta italiana Samantha Cristoforetti in orbita all’interno della Staziona Spaziale Internazionale nel momento esatto in cui le è stato comunicato: “Sami, qui Houston … abbiamo un problema!”, E lei. “Ditemi, Houston … in genere siamo noi da qui a comunicarvi i problemi, non viceversa!?” E da Houston: “Si hai ragione Sami … ma ci tenevamo a farti sapere che tua cugina, Rossana Cilli, ha vinto il premio letterario RACCONTI TRA LE NUVOLE!” . Risposta: “Oh, che great hole…!” (foto proveniente da https://www.terzobinario.it)

E’ l’autrice dello splendido racconto “Verso Nord” e, alla sua prima partecipazione al Premio, ha letteralmente sbaragliato tutti gli altri racconti finalisti. Per inciso: tutti di ottimo livello.

Ma apprendiamo direttamente dalla talentuosissima Rossana qualche informazione segretissima sui suoi trascorsi, qualche indiscrezione scabrosa circa il testo premiato e anche qualche rivelazione scioccante circa i suoi progetti futuri – immaginiamo assai bellicosi – in fatto di scrittura creativa.

E allora Rossana … sempre il già citato servizio di intelligence ci informa che la cicogna ti ha lasciata neonata, giusto qualche anno fa, sul comignolo di una casa romana. Ovviamente è un modo elegante per non rivelare la tua età e per dichiarare viceversa il tuo luogo di nascita: Roma.

Romana “de Roma” o romana acquisita?

Intanto diciamo che la cicogna aveva fretta e mi ha depositata con un mese di anticipo in un’incubatrice del Policlinico Umberto I. Battesimo dell’aria con sprint dunque. Quanto al “romana”… bè, mio marito che è romano romano vattelapesca di quante generazioni, non ne vuol sentir parlare di me come concittadina, il Civis Romanus lui solo è. E come faccio a dargli torto con due genitori abruzzesi? Io però mi sento romana, magari di prima generazione, ma romana… con un debole per l’Abruzzo.

Sempre la nostra intelligence ci informa che hai frequentato un noto liceo romano ma non il famoso “Giulio Cesare” di vendittiana memoria, anzi di canzonettiana memoria. Ti senti una liceale di seconda scelta?

Ma quando mai?!!  Ancora con questa storia: il Giulio Cesare, il Mamiani, il Visconti, meglio qui, meglio lì … ma meglio il Tasso, vuoi mettere: noi abbiamo una quercia, via Veneto a un passo e pure una miss Italia, senza contare i cervelloni usciti da lì, compresa una scrittrice che … vabbè lasciamo stare va, sennò quelli del Giulio Cesare ci rimangono male.

E concludiamo le tue esperienze scolastiche ricordando una notevolissima laurea in lingue alla Sapienza di Roma: germanista. Trovi che gli uomini germanici siano così affascinanti?

Secondo indiscrezioni giornalistiche non ancora confermate, parrebbe che questa estate il panfilo di una certa Marina, magnate dell’editoria, abbia calato le ancore di fronte alle spiagge di Ostia, amena località del litorale romano. Sempre secondo le stesse indiscrezioni giornalistiche parrebbe che l’intraprendente Marina avesse avuto una soffiata: Rossana Cilli aveva affittato ombrellone e due sdraie in un noto stabilimento balneare di Ostia e fosse in fase di rosolatura per merito del solleone romano. Ebbene, ci risulta che la suddetta Marina si sia appalesata a Rossana con un accomodante: “Rossana, ti posso spalmare un po’ di crema? … altrimenti mi diventa tutta rossa!?”. I vicini di ombrellone riferiscono che la famosa scrittrice capitolina abbia dato un’occhiataccia alla maldestra massaggiatrice e che le abbia risposto: “Marì che voi? Mi vuoi vendere una collana? Vai vah, che non c’ho soldi da buttare con le tue collane”. Altri testimoni giurano di aver visto la sedicente Marina fare ritorno sul panfilo borbottando: “Ma io volevo solo affidarti una collana aerospaziale …”(foto dell’autrice, letteralmente raggiante dopo aver ricevuto in dono una collana. Dal marito)

Parli del fascino crucco d’oltralpe? No? Ah, meno male, m’avevi messo paura. Però … che fascino la musica, la filosofia, la storia tedesca … Ah, dici però che erano Barbari? Sempre  a puntualizzare stai tu!

Da grande avresti voluto fare la veterinaria, la poliziotta o l’astronauta. E invece sei diventata una traduttrice. Ti ripugna il “posto fisso”?

Guarda che per tradurre stai fissa al chiodo dieci ore al giorno!

Hai lavorato anche per la Pfizer, nota casa farmaceutica … puoi giurare sulla copertina del tuo ultimo romanzo che nessuno dei tuoi amici maschietti ti abbia mai chiesto una fornitura gratuita di pillole blu?

Chi di opzione ferisce, di opzione perisce: beccati un bel “No Comment”

E veniamo alla tua passione per la scrittura creativa. Ben sei romanzi all’attivo. Proprio non ti piace la culinaria, il tombolo o il burraco?

Una foto dell’autrice in incognita. Per passare inosservata ha inforcato degli occhiali a specchio che – dice lei – le consentono l’invisibilità in virtù del famoso “specchio riflesso”. Dice lei. (foto dell’autrice scattata a mezzo di una speciale fotocamera ad alta risoluzione d’invisibilità)

Bè il burraco fa diventare isterica pure mia zia detta “Pina la dolce”, quindi scartato subito; il tombolo è legato a un meraviglioso ricordo di mia nonna (abruzzese) di cui – ovviamente – ho scritto in un romanzo, quanto alla culinaria … non mi sottovalutare troppo, potresti avere delle sorprese

Hai gestito fino al 2016 una piccola libreria indipendente … è un po’ come per un diabetico lavorare in pasticceria. I libri te li tenevi tutti per te o li vendevi a qualcuno?

Mannaggialamiseria se li volevo vendere a qualcuno! … invece me l’hanno fatta chiudere la mia bella libreria; questo è un popolo di santi, poeti, navigatori, cuochi, cantanti e scrittori, tanti scrittori, una marea di scrittori, nei cassetti degli italiani ci sono più manoscritti che calzini … ma i lettori dove diavolo sono finiti?

Immaginiamo per un istante che tu gestisca ancora la tua libreria. Immaginiamo che un cliente ti chieda qualche suggerimento su un bel libro da acquistare … gli consiglieresti un libro di una certa Rossana Cilli? Semmai quale?

Ma tutti, no?

Siamo sempre nella tua libreria e tu sei alla cassa. Si presenta una cliente piuttosto anonima, quasi scialba, sulla quarantina molto dubbiosa. Ha due libri in mano: “50 sfumature di grigio” e un tuo libro. Secondo te quale comprerà? Tu quale le suggerirai?

Lei muore dalla voglia di prendere il primo, ma si vergogna come una ladra e compra il mio che si intitola: “Oltre le Quinte” (dove forse pensa di andarsi a nascondere); io che ho un cuore d’oro, le offro un cinquanta percento di sconto e se li prende entrambi. Lei fa un sorriso largo come un arcobaleno e va via con doppio pacchetto. Anche la cassiera sorride.

Se tu sapessi di rimanere sola su un’isola deserta per un anno … quale libro porteresti con te? A parte i tuoi, s’intende!

Gesù, Gesù, Gesù… Con la Recherche magari sto a posto per dieci

Ti dichiari un’appassionata di astronautica. Per caso, il tuo cognome da nubile è Cristoforetti? Ti senti un po’ la mamma di Astrosamantha?

Scusa eh, ma non dovevamo sorvolare sulla mia età? Non potevi dire cugina, sorella, amica … nipotina?

Per avvalorare la dichiarazione secondo la quale possiede le firme autografe dei tre astronauti della missione Apollo 13, Rossana ci ha fornito una prova fotografica inconfutabile. Possiamo crederle? Ebbene il nostro agente segreto distaccato presso il Kennedy Space Center ci ha fornito un riscontro illuminante: a Cape Canaveral, le bancarelle di venditori ambulanti napoletani (eh sì, ci sono anche lì!) vendono le firme al modico prezzo di cinque dollari cadauna. E spergiurano che siano originali. Ma c’è di più: lungo le spiagge delle Everglades, assieme ai coccodrilli, si aggirano spesso dei vu’ comprà marocchini che spacciano per originale il tris di autografi e lo vendono a soli 10 dollari. Onestamente abbiamo pensato a un abile fotomontaggio  tuttavia ci siamo convinti che, considerata quella furia della natura che porta il nome di Rossana Cilli, è molto più probabile che ella abbia atteso Buzz Aldrin e Neil Armstrong in fondo alla scaletta del modulo lunare Aquila e che abbia preteso da loro l’autografo poco prima che mettessero piede sulla Luna. E Michael Collins? Beh, con lui è stato letteralmente un gioco da ragazzi: si è attraccata al modulo di comando che orbitava sopra la Luna e gli ha estorto l’autografo al grido: ” Firma! O ti buco i serbatoi dell’aria!” (foto fornite da Rossana Cilli. Forse)

Michael Collins, il famoso astronauta della missione Apollo 11, è nato a Roma in via Tevere 16, nel quartiere Pinciano. Tu hai dichiarato di possedere l’autografo di Collins … lo hai aspettato sotto casa? Confessa!

E certo! Ah, altro vantaggio di frequentare il Tasso: suona la campanella a scuola e due minuti dopo sei sotto casa di Collins. Vallo a dire a Venditti adesso.

Che Rossana Cilli abbia una fervida immaginazione non c’è dubbio: Il suo racconto “Verso Sud” lo dimostra … ci viene difficile crederle che le firme dei tre uomini della Luna siano originali. Sarà nostra cura sottoporla a un interrogatorio all’americana con la lampada negli occhi, la nuvola di fumo ad altezza d’uomo e la seggiola scomoda. Confesserà, credeteci! A breve nuovi sviluppi.(fotografia fornita dall’autrice prima dell’interrogatorio)

E altri due astronauti della missione, Buzz Aldrin e Neil Armstrong, come hai estorto loro gli autografi?

Alloggiavano al Grand Hotel (dieci minuti a piedi dal Tasso): li ho aspettati lì dalle sei del mattino (io che avrei bevuto cicuta piuttosto che alzarmi alla sette per andare a scuola).

Hai partecipato a diversi premi letterari e diversi li ha vinti. Alla tua prima partecipazione a RACCONTI TRA LE NUVOLE ti sei piazzata al primo posto. Ti reputi fortunata o sei semplicemente molto brava? Noi optiamo per la seconda ipotesi però, gentilmente, ci spieghi perché siedi su due seggiole in contemporanea?

La seconda, la seconda.

Due seggiole? Guarda che sono due poltrone di prima classe …

Dici che sono un tantino megalomane?

E veniamo al tuo racconto “Verso Nord”. Quanto c’è di autobiografico in questo racconto?

In senso stretto niente, ma l’empatia, la mancanza di gentilezza, il cinismo, sono temi che mi stanno molto a cuore, forse per questo il vostro concorso mi ha conquistata subito e ispirata così profondamente. Ma ci pensate a quanto sarebbe potente la gentilezza se solo ci ricordassimo di usarla? Ho l’impressione che da un po’ di tempo, troppo tempo, sia caduta in disuso come se fosse un segno di debolezza, invece è potente, incute rispetto perché è spiazzante (chi se l’aspetta più un tono gentile, un sorriso, uno che ti sta a sentire invece di pensare a quello che deve dire lui appena smetti col tuo rumoroso bla bla?), obbliga ad abbassare i toni (quello che urla è persino costretto a stare zitto sennò non ti sente), obbliga a rispondere dopo aver pensato, e stimola la ragionevolezza.

Il mio comandante è un uomo gentile sopraffatto da persone arroganti.

Occorre aggiungere altro?

In “Verso Nord” un pilota professionista raduna a bordo di un volo charter tutte le persone che gli hanno fatto del male. Per attirarle offre loro un viaggio omaggio. A te lo hanno mai regalato?

In realtà sì, avevo un’amica sposata a un comandante, lui spesso andava in sosta, una volta mi offrirono un biglietto per Singapore.

E’ risaputo che non si dovrebbero accettare caramelle da uno sconosciuto. E un viaggio omaggio da un pilota sconosciuto?

Io ho accettato e non me ne sono pentita (conoscevo la moglie, vale lo stesso?), però le caramelle, mai!

Durante il volo il protagonista concederà alle sue vittime l’opportunità di riflettere sulle malvagità commesse nei suoi confronti … una specie di confessionale, di anticamera del Purgatorio. Sei credente o confidi di più nella redenzione coatta?

La domanda di riserva?

Hai mai rischiato di finire a bordo di un volo “Verso Nord”? Semmai, il protagonista di quale nefandezza ti avrebbe accusata?

No. Ma se proprio forse mi avrebbe accusata di … ma che ne so? Io, a parte una bella sacrosanta strage di zanzare, non riesco a concepire azioni cattive.

“Verso Nord” ricorda vagamente la vicenda dell’incidente della Germanwings avvenuta qualche anno fa. Hai tratto ispirazione da quell’episodio luttuoso?

Sì, però anche da qualche “Airport” filmico ho avuto qualche idea

Ancora una bella immagine di Rossana Cilli al termine dell’intervista. La scrittrice romana ha dichiarato: “E’ stata l’intervista più difficile della mia vita”. Lo prendiamo come un complimento? (foto dell’intervistata concessa dopo minacce fisiche e psicologiche)

Come è nato “Verso Nord”? Non ci rispondere: di parto cesareo!

Un po’ ho risposto prima, a proposito della gentilezza. Comunque il parto è stato naturalissimo, poche volte ho scritto così di getto. La natura umana mi intriga molto, come pure la voglia di dire al mondo che se non la piantiamo tutti quanti di pensare solo al nostro orticello, finiremo tutti con un mazzo di ortiche in mano

Consiglieresti la lettura del tuo racconto a un passeggero in attesa di imbarcarsi su un volo?

Purché abbia pagato il biglietto …

Qual è la tua opinione a proposito dei piloti commerciali? Ti suggeriamo alcune opzioni possibili:

a) palloni gonfiati,

b) poveri diavoli che guidano autobus dell’aria,

c) autisti pagati troppo,

d) operari dell’aria,

e) appassionati di volo che ne hanno fatto una professione,

f) ammassi di testosterone

Hai due possibili scelte, quali e perché.

Rispondo e) + b).

e) perché se non hai quella passione, un lavoro così col cavolo che lo fai, b) perché tali li ha ridotti la deregulation (infatti adesso in aria o si addormentano, o litigano per tutto il viaggio … e non è colpa loro, è colpa di turni assurdi)

Ti è mai venuta voglia di andare in cabina e di urlare al pilota: “Ma chi t’ha dato la licenza di pilota?”

Per fortuna no, mai. Girando in macchina però …

La carrellata di romanzi di cui è autrice Rossana Cilli. Il suo libro di esordio, “L’orecchio del Vate. Eco di un delitto”, ha vinto il premio letterario patrocinato dal Comune di Roma “Il Telescopio 2010”. Chi ben comincia …

Sei una di quelle passeggere che applaude dopo l’atterraggio?

Non te lo dico.

Quanto ci speravi di vincere RACCONTI TRA LE NUVOLE? Da 1 a 10?

Mi sa che non ti dico manco questo.

Cosa cambieresti del Premio e cosa hai apprezzato di questo Premio? A parte la partecipazione gratuita …

Squadra che vince non si cambia. Ma chi è quel genio che ha messo insieme le due passioni della mia vita?

Io e Stefano Gambaro, il presidente dell’HAG. Scusa, Rossana … ma … sono io che sto facendo l’intervista a te, non il contrario. Ordine!

Sei un’appassionata di astronautica. Perché non hai inviato un racconto ambientato nello spazio?

E sennò la prossima volta che scrivo?

E veniamo ai tuoi progetti futuri. Hai quattro opzioni, una sola risposta:

a) vincere al Superenalotto,

b) far parte della prima missione umana su Marte,

c) fidanzarti con Berlusconi e ricevere come pegno d’amore una villa in Sardegna

d) far parte della giuria nella prossima edizione di RACCONTI TRA LE NUVOLE

Per la a) impossibile perché non gioco mai, per la b) sono fuori tempo massimo (Accc… ho quasi detto l’età), per la c) “no comment”, per la d), non mi sento all’altezza. La quinta opzione?

Non c’è, mi spiace … però abbiamo Berlusconi sempre molto disponibile. Ripensaci!

Torniamo a noi.

E’ del 2022 l’ultimo romanzo della vincitrice del premio letterario RACCONTI TRA LE NUVOLE, Rossana Cilli. Peccato che non abbia come tema il mondo aerospaziale tuttavia non escludiamo che qualcuno dei prossimi romanzi in cantiere possa avere come baricentro il volo o lo spazio. E non si tratta di un auspicio bensì di un obbligo.

Se ricevessi una e-mail della casa editrice Mondadori che dice più o meno: “Ti vogliamo. Ti offriamo una nuova collana”, come risponderesti? Ha quattro opzioni, una sola risposta:

a) sono allergica al nichel e indosso solo perle

b) non ho tempo da perdere con voi

c) ci sto ma dovete pubblicare tutti i miei 18 romanzi che ho nel cassetto

d) penserei a uno scherzo

Penso a uno scherzo, intanto do un’occhiata al cassetto e, porca miseria! … ce ne sono solo tre, le collane a volte pesano troppo … però un po’ di tempo magari lo trovo. Per caso hai il numero di Marina?

Marina, ehmm … Marina? No, mi spiace: ho una “Marina podologa” … ti va bene lo stesso? Però non divaghiamo.

A quando il tuo prossimo romanzo? E il prossimo racconto aeronautico?

Il prossimo romanzo è in lettura presso l’editore (che non si chiama Mondadori) … incrocia le dita và.

Il prossimo racconto aeronautico?

Ma scherzi?! Quand’è il bando dell’XI edizione?

A conclusione di questa intervista non posso fare a meno di porti l’ultimo quesito canonico: si faccia una domanda e si dia la risposta.

Quand’è che potrò vedere in faccia  il mio intervistatore? 

T’ho messo paura, eh?

Un abbraccio e spero presto, alla Premiazione ! Mi sono divertita un mondo, ma è stato più difficile rispondere qui che scrivere “Verso Nord”, sai.

Soprassediamo.

Sopravvissuta a malapena all’intervista “folle” – come l’ha definita la stessa Rossana -, la scrittrice romana si è presentata fiduciosa alla cerimonia di premiazione tenutasi a Bagnoli di Sopra domenica 17 ottobre 2022. E, come ampiamente anticipato, gli han fatto la festa! Compreso l’intervistatore che ha colto l’occasione di abbracciare più volte e sbaciucchiare subdolamente (sulle guance e con l’approvazione del marito di Rossana) la raggiante vincitrice della X edizione di RACCONTI TRA LE NUVOLE (foto del command Fernando)

Bene, ringraziamo Rossana Cilli per aver risposto a tutte le nostre richieste appena appena impertinenti e confidiamo che vorrà partecipare comunque alla premiazione della X edizione di RACCONTI TRA LE NUVOLE. Se non altro per prenderci a ceffoni e ingiuriarci di fronte a tutti.

D’altra parte, cosa non faremmo per movimentare una premiazione? Un po’ come questa intervista, non vi pare?

Sulla bontà del racconto di Rossana Cilli sarebbe inutile spendere altre parole: occorre leggerlo e allora – ne siamo certi – converrete sulla scelta della Giuria del Premio.

L’unico augurio che possiamo esprimere alla “nostra Rossana” è che ci possa regalare in futuro tanti altri racconti a tema aerospaziale. Con grande grande gioia dei lettori e altrettanto grande grande disappunto degli altri autori/autrici partecipanti al Premio.

A presto rileggerla, allora.



§§§§

Intervista a cura del Segretario del Premio, didascalie sempre del Segretario (ma non ha altro da fare?).

In esclusiva per VOCI DI HANGAR



NOTA della Redazione.

La foto di copertina ritrae Rossana Cilli a bordo di un Cessna L-19 Bird Dog basato sull’Aviosuperficie di Bagnoli di sopra (PD) ed è stata scattata in occasione della cerimonia di premiazione della X edizione del premio letterario RACCONTI TRA LE NUVOLE

Racconti tra le nuvole – Vincitori e classifica



Logo Racconti Tra Le NuvoleX edizione Premio letterario “Racconti tra le nuvole”

COMUNICATO STAMPA

nr 6 del 1 settembre 2022




Non senza difficoltà, i nostri magnifici membri della giuria della X edizione del Premio letterario “RACCONTI TRA LE NUVOLE” hanno decretato il racconto vincitore. Ebbene si tratta di:



 VERSO NORD

di Rossana Cilli



Nonché la classifica degli altri 19 racconti finalisti:

2) UN WHISKEY PER LA VITA – Giancarlo Gusso

3) SCENDE UVA PASSA DAL CIELO – Massimo Conti

4) LO SPIRITO DI LIDIA – Stefania Granata

5) NOBILI VIRTU’ – Claudio di Blasio

6) IL VOLO DEI BAMBINI – Alessandro Mella

7) FRATELLI NELLA REGIA – Simone Baldecchi

8) TU95 – Andrea Pirani

9) VOLEVO SOLO VOLARE – Ersilia Torello

10) IL SOGNO DI CARMINE – Pierpaolo Fiore

11) IL DECRETO – Maria Grazia Bajoni

12) TRENT’UNO MINUTI – Giancarlo Falleti

13) PIPER AZTEC – Alberto Altieri

14) FRATELLANZA-SORELLANZA, Il 588 Reggimento da              bombardamento notturno. Le streghe della notte – Gianvincenzo                Cantàfora

15) IL GESTO DI UN ATTIMO – Evandro Detti

16) SE D’ANNUNZIO PIANGE – Annalisa Santi

17) QUALCOSA ACCADE SOTTO IL CIELO DI NAPOLI –                     Eliana Stendardo

18) GLENN MILLER E LA MISSIONE… – Marco Benedet

19) VOLESSE IL CIELO – Maria Iannaccone

20) HOKA HEY – Elisabetta Benenati



L’amministratore dell’azienda VR Medical ha conferito l’omonimo premio speciale al racconto:



SCENDE UVA PASSA DAL CIELO

di Massimo Conti



Sinceri rallegramenti alla vincitrice e al vincitore.

A questo punto, a nome degli organizzatori, permetteteci di ringraziare allo stesso modo tutti coloro che hanno partecipato, finalisti e non, vincitori e non, insomma a tutti coloro che hanno speso il loro tempo ed energie mentali nella stesura di un racconto a prescindere dal piazzamento conseguito.

Grazie per l’impegno e la passione dimostrata nel cimentarsi in una sfida non facile. Grazie per essere stati “dei nostri”, e per aver declinato a modo vostro il cielo, il volo e il mondo aeronautico in tutte le sue sfumature. Grazie davvero.

         A proposito dei due racconti vincitori non possiamo fare a meno di riportare alcune note a margine a dir poco singolari.

         L’autrice di “Verso Nord”, Rossana Cilli è alla sua prima partecipazione a RACCONTI TRA LE NUVOLE sebbene abbia già pubblicato ben 6 romanzi e partecipato a numerose antologie con i suoi racconti. Tra questi, alcuni sono ispirati alla sua passione per l’astronautica che ha coltivato sin dall’adolescenza (possiede tra l’altro gli autografi di molti astronauti tra i quali i tre componenti l’equipaggio Apollo 11 che sbarcarono per primi sulla Luna). Ha ottenuto numerosi premi letterari a livello nazionale e internazionale. E’ laureata in lingue  e, tra le altre sue attività lavorative, ci ha confidato che ha gestito una piccola libreria indipendente fino al 2016.

         “Scende uva passa dal cielo” è invece un racconto che ha una storia alquanto emblematica. Esso è il secondo di un terzetto di racconti inviateci singolarmente da Massimo Conti. E fin qui nulla di strabiliante … se non fosse che il primo racconto presentato era stato scartato dalla Segreteria in quanto non rispondente ai requisiti di partecipazione. A questo punto, l’autore ha provveduto alla rielaborazione del testo raccogliendo il suggerimento della Segreteria e, non contento, ne ha inviati altri due tra cui proprio quello vincitore. Non male per un autore che ha rischiato di rimanere escluso dal Premio.

Rimandiamo infine al prossimo comunicato con le indicazioni circa la premiazione.

A tutti i gli autori/autrici … auguriamo il nostro più sincero “in becco all’aquila”.

La Segreteria del Premio

Racconti tra le nuvole – Finalisti

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COMUNICATO STAMPA

nr 4 del 01 ago 2022




Non senza difficoltà, i nostri magnifici membri della giuria della X edizione del Premio letterario “RACCONTI TRA LE NUVOLE” hanno decretato, come da regolamento, i 20 racconti finalisti.

Eccoli in ordine rigorosamente alfabetico di racconto (fatto salvo l’articolo, la congiunzione o la particella pronominale):



  • SE D’ANNUNZIO PIANGE – Annalisa Santi
  • IL DECRETO – Maria Grazia Bajoni
  • IL GESTO DI UN ATTIMO – Evandro Detti
  • NOBILI VIRTU’ – Claudio di Blasio
  • FRATELLI NELLA REGIA – Simone Baldecchi
  • FRATELLANZA-SORELLANZA, Il 588 Reggimento da bombardamento nottuno – Le streghe della notte – Gianvincenzo Cantàfora
  • GLENN MILLER E LA MISSIONE… – Marco Benedet
  • HOKA KEY – Elisabetta Benenati
  • PIPER AZTEC – Alberto Altieri
  • SCENDE UVA PASSA DAL CIELO – Massimo Conti
  • LO SPIRITO DI LIDIA – Stefania Granata
  • IL SOGNO DI CARMINE – Pierpaolo Fiore
  • TRENT’UNO MINUTI – Giancarlo Falleti
  • TU95 – Andrea Pirani
  • QUALCOSA ACCADE SOTTO IL CIELO DI NAPOLI – Eliana Stendardo
  • VERSO NORD – Rossana Cilli
  • VOLESSE IL CIELO – Maria Iannaccone
  • VOLEVO SOLO VOLARE – Ersilia Torello
  • IL VOLO DEI BAMBINI – Alessandro Mella
  • UN WHISKEY PER LA VITA – Giancarlo Gusso



Occorrerà attendere fino al 1 settembre per apprendere finalmente il vincitore/vincitrice del Premio nonché la classifica generale con l’elenco dettagliato dei piazzamenti e il vincitore del premio speciale VR Medical.

Ovviamente sarà cura della Segreteria del Premio informare a mezzo e-mail tutti gli autori dei racconti finalisti circa l’esito finale della loro partecipazione alla X edizione di “RACCONTI TRA LE NUVOLE”.

A questo punto, a nome degli organizzatori, permetteteci di ringraziare coloro che, pur partecipando con impegno e passione, non sono giunti in finale. Grazie per essere stati “dei nostri”, per esservi messi in gioco e per aver declinato a modo vostro il cielo, il volo e il mondo aeronautico in tutte le sue sfumature. Grazie davvero.

Naturalmente un sincero ringraziamento giunga ai giurati che, loro malgrado, hanno dovuto esprimere il loro gradimento con uno fattore numerico, aseticco quanto prezioso. Grazie per aver letto e valutato i 45 racconti di questa edizione rinunciando al tempo libero … e anche a qualche volo!

A tutti i finalisti … auguriamo il nostro più sincero “in becco all’aquila”

La Segreteria del Premio



Per qualsiasi informazione:                                  www.raccontitralenuvole.it

                                                                                          www.vocidihangar.it

RACCONTI TRA LE NUVOLE – Atterrati!

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X edizione Premio letterario “Racconti tra le nuvole



COMUNICATO STAMPA

nr 3 del 01 luglio 2022




E’ felicemente atterrata, come da piano di volo, venerdì 30 giugno alle ore 23:59 e 59 secondi locali, meridiano del centro d’Italia, la X edizione del Premio letterario RACCONTI TRA LE NUVOLE, ossia è scaduto il termine ultimo di presentazione dei racconti per partecipare al Premio, unico nel suo genere, che si prefigge di diffondere la cultura aeronautica attraverso la scrittura creativa, in particolare i racconti.

Gli organizzatori del Premio,

l’HISTORICAL AIRCRAFT GROUP

(HAG, appunto) benemerita associazione composta dagli appassionati di volo che recuperano e fanno volare aeromobili storici dal passato glorioso e

VOCI di HANGAR,

il sito web di letteratura aeronautica e non solo,

anche quest’anno si sono avvalsi dell’aiuto

della prestigiosa rivista aeronautica VFR AVIATION,

e hanno fatto ricorso a una consolidata sinergia con la

FISA (Fondazione Internazionale per lo sviluppo aeronautico).

E naturalmente non poteva mancare il supporto economico di

VR MEDICAL, azienda farmaceutica che ha sviluppato dei prodotti per il trattamento non chirurgico dell’artrosi, fratture ossee, tendiniti e neuropatie, oltre alla salute della donna.

Numerosi sono stati i racconti giunti negli ultimi due giorni utili; l’ultimo ha addirittura preannunciato un lunghissimo finale a mezzo di piano di volo anticipato a dimostrazione che gli autori/autrici preferiscono volare a lungo con le loro creature e atterrare solo quando l’aeroporto sta per chiudere le sue piste.

A causa della congestione di traffico nei piazzali e delle vie di rullaggio, La Segreteria sta ancora vagliando gli ultimi racconti atterrati prima di darne ufficialmente il “ricevuto” ai rispettivi autori/autrici.

Al momento ci è dato sapere solo un numero orientativo di testi partecipanti a questa edizione: superiore ai 40!

Purtroppo non possiamo fare a meno di far cenno a un questione per noi piuttosto dolente o quantomeno annosa almeno per chi, come noi, nutre il massimo rispetto per il lavoro letterario altrui ma che ha il dovere morale di porre tutti i partecipanti sullo sesso piano di equità.

Ebbene, con sommo rammarico, alcuni racconti non sono stati accettati dalla Segreteria del Premio in quanto non conformi ai requisiti previsti dal regolamento del Premio, in particolare rispetto a quello fondamentale secondo cui il testo presentato deve essere un racconto. Un racconto anziché una fiaba/favola o un articolo giornalistico.

Inoltre altri racconti  avevano invece un contenuto aeronautico talmente flebile (per non dire inesistente) che la Segreteria, suo malgrado, è stata obbligata a informarne i rispettivi autori/autrici. E in alcuni casi, l’operazione non è stata indolore. Ma avremo occasione di chiarire alcuni di questi aspetti nel prossimo Comunicato mentre altri ancora saranno motivo di esemplificazione e integrazione del regolamento del Premio della prossima edizione. Ciò a dimostrazione della serietà degli organizzatori e a difesa della bontà genuina dell’iniziativa promossa.

Non poteva mancare una nota di colore. Un’autrice ha inviato addirittura una composizione storico-aeronautica in versi (con rime baciate) benché fosse consapevole che, sebbene con grande rammarico, la Segreteria non avrebbe ammesso la mirabile opera letteraria. Prontamente contattata, l’autrice ha confessato che era talmente entusiasta del nostro Premio che non avrebbe rinunciato giammai a comporre un testo ricorrendo alla sua formula letteraria preferita. Lode all’autrice! Leggeremo i suoi versi in VOCI DI HANGAR.

 Fortunatamente sono stati diversi gli autori/autrici che per la prima volta si sono lanciati senza paracadute in questo confronto letterario come pure numerosi sono gli affezionati narratori/narratrici che hanno inviato i loro racconti sebbene con all’attivo già diverse partecipazioni al Premio con risultati, in taluni casi, anche assai notevoli. Benvenuti ai primi, bentornati ai secondi.

Un particolare saluto va a un’autrice in tenerissima età: solo 10 anni!

Al momento, la giuria del Premio, è impegnata nel febbrile lavoro di lettura e valutazione del materiale ricevuto. Ai giurati, provenienti dal mondo del volo e con esperienze di carattere editoriale, spetta dunque l’ingrato compito di decretare il vincitore e gli altri 19 finalisti i cui racconti costituiranno il contenuto dell’antologia del Premio pubblicata da Logisma che ormai è l’editore del Premio per antonomasia.

Come da regolamento, tutti gli altri racconti – classificati indistintamente in una virtuale XXI posizione – troveranno ospitalità nel grande hangar di VOCI DI HANGAR.

Appuntamento perciò al 01 agosto per apprendere il nome dei 20 finalisti e dei XXI classificati mentre occorrerà attendere fino al 15 di agosto per conoscere i vincitori (c’è anche quello stabilito da VR Medical) e la classifica finale.

Un sincero ringraziamento a quanti si sono cimentati nella scrittura di soggetti aeronautici; dalla Segreteria del Premio giunga loro il nostro più che mai benaugurale “in becco all’aquila”.



La Segreteria del Premio



Per qualsiasi informazione:

www.raccontitralenuvole.it

Manuale pratico per la licenza di P.P.

titolo: Manuale pratico per la licenza di pilota privato

autore: Lorenzo Carrozzoni

editore: IBN Editore

anno di pubblicazione: 2018

ISBN: 9788875654146




Non sapevo che Lorenzo Carrozzoni, istruttore del nostro Aeroclub di Rieti, avesse scritto un manuale pratico per la licenza di pilota privato. Per il suo carattere schivo e modesto l’autore non ne aveva parlato granché, evidentemente. Poi ne ho scoperto due copie in segreteria.

Il volume adesso in mio possesso è uno di quei due.

La prima impressione che ho avuto di questo libro si potrebbe condensare in una sola parola: simpatico.

Si, un libro può essere anche simpatico. Il colore della copertina, bianco latte, con il disegno stilizzato di un aereo ad ala alta, forse un P66C, di colore rosso, sovrastato dal titolo, scritto con caratteri ben scelti e dal colore ben scelto anche quello, attira lo sguardo e suscita un sentimento di simpatia.

Ma ci sono altri aggettivi che lo possono descrivere altrettanto bene. Essenziale, per esempio. Ad un esame rapido del contenuto si nota subito che gli argomenti trattati sono stati accuratamente scelti proprio per la loro essenzialità, selezionati con cura tra tutti in modo da dare al lettore l’immediato accesso ai concetti che servono, senza disperdere energie preziose in direzioni diverse.

Infatti, un altro aggettivo che descrive questo manuale è quello riportato nel titolo stesso: pratico.

La IV di copertina del libro di Lorenzo Carrozzoni – come nella migliore tradizione editoriale – ritrae l’autore e il suo fido disegnatore Jose Ogando. Alle loro spalle si intravede  invece la fusoliera di un omni presente di P66 Charlie.

Ci troviamo tra le mani un simpatico ed essenziale manuale pratico.

Il primo capitolo si intitola “L’aeroplano e l’aeroporto”. Sono due argomenti dei quali si potrebbe parlare per ore, anzi per giorni. Ma giustamente Lorenzo ne parla qui in maniera stringata, evidenziando solo ciò che serve sapere subito per poter comprendere la macchina e l’ambiente nel quale opera. E’ fuori discussione che un aereo, per volare, deve operare da un aeroporto.

La descrizione dell’aeroplano è basata su un tipo di macchina standard, il P66 Charlie. Pur essendo questo un modello quasi scomparso dallo scenario dell’Aviazione generale, resta tuttavia validissimo, essendo stato concepito proprio come addestratore basico ed anche avanzato per il conseguimento della licenza di pilota privato. Ciò che vale per il P66 vale altrettanto per altre macchine dello stesso tipo, come il Cessna 150, 152 e 172. E vale per tutti gli aerei ultraleggeri che operano nel Volo da Diporto e Sportivo.

Lorenzo descrive tutto ciò che bisogna sapere di questo aereo, la fusoliera, gli strumenti, i comandi, la radio etc. Un primo disegno della fusoliera con la nomenclatura delle sue parti essenziali rende chiaro di cosa si parla nel capitolo.

Il secondo disegno rappresenta il cruscotto, con gli strumenti, i comandi di volo, la manetta del gas, la bussola e la linea degli interruttori.

Poi parla dell’aeroporto. Il terzo disegno è la rappresentazione grafica di una pista, con le vie di rullaggio, il piazzale, la Torre di Controllo, la manica a vento. E relativa nomenclatura.

Per iniziare non serve di più. Del resto, ogni argomento aeronautico è suscettibile di approfondimenti notevoli, con tutta la normativa che li riguarda.

Questo primo capitolo si può considerare come una sorta di Missione zero, fatta a terra, con lo scopo di introdurre concetti e vocaboli necessari ad evitare fraintendimenti nella lezione pratica successiva, che sarà in volo e che potremmo chiamare Missione uno.

Non è mia intenzione descrivere ogni capitolo del manuale, ma forse è bene dire che il secondo capitolo parla subito del volo per assetti. E questo è un argomento di estrema importanza. Bene ha fatto Lorenzo a metterlo all’inizio. L’allievo deve prendere consapevolezza sin da subito dell’importanza di volare per assetti, perché questo sarà il suo pane quotidiano in tutta la sua carriera di pilota, dal semplice volo a vista fino al volo strumentale, che imparerà se vorrà andare oltre fino a fare di questa attività una professione.

Il volo per assetti è l’essenza del volo in ogni sua forma. Lo sanno bene i piloti di aliante, i quali, volando senza avere un motore, possono fare riferimento solo all’assetto per stabilire le varie velocità.

Anche in questo capitolo ci sono diversi disegni esplicativi, molto ben fatti.

Andando avanti nei vari capitoli troviamo le missioni di volo che costituiscono la progressione didattica tipica, sempre trattata in maniera chiara e semplice. I disegni aiutano nella comprensione.

Perciò l’allievo può usare questo manuale sia per studiare ogni missione prima di effettuarla in volo ed avere le idee già chiare su cosa lo aspetta nel volo pratico, sia per rivedere l’argomento dopo il volo, a terra e senza avere la mente impegnata da una moltitudine di input e di distrazioni.

Sebbene stilizzato, il Partenavia P66 Charlie è il velivolo utilizzato dal disegnatore Josè Ogando per esplicitare il testo di questo manuale “pratico”. In effetti Lorenzo Carrozzoni ha svolto su quel modello di velivolo molte ore di volo istruzionali e probabilmente anche diverse a beneficio dello stesso Ogando. Inoltre il Charlie è rimasto nel cuore di molti piloti privati italiani in quanto per diversi anni e in diverse scuole di volo del nostro paese ha svolto onestamente il ruolo di addestratore. Nonostante alcuni vizi di impostazione (ad esempio motore ormai superato con una potenza non certo in esubero considerato il peso della cellula e del carico utile) e qualche altro piccolo problema dimostrato in fase di esercizio, ebbene nel lungo periodo si è dimostrato solido e affidabile lasciando un ottimo ricordo di sè. I piloti infatti ne hanno sempre apprezzato la piacevolezza di pilotaggio nonché la solidità della struttura. L’esemplare ritratto è il mitico I-IADF in forza ancora oggi presso l’Aeroclub dell’Aquila a bordo del quale proprio l’autore ha lungamente volato e istruito nel corso degli ultimi anni (foto proveniente da www.flickr.com)

Molto utile e proficuo davvero.

Ma ora vorrei mettere in luce un altro pregio di questo manuale.

Dopo aver visto tanti altri manuali di volo e conoscendo la loro struttura, ho sempre sentito la necessità di trovare descritte in maniera più efficace certe manovre importantissime, la cui comprensione chiara e precisa aiuta, secondo me, nella progressione dell’apprendimento. Molti manuali ne parlano in modo troppo complicato e gli argomenti si confondono in un mare di concetti troppo dispersivi. Qui no. Lorenzo li spiega in maniera mirata, chiara e semplice, senza inutili complicazioni troppo scientifiche e con disegno a corredo.

Parlo, ad esempio, della differenza tra salita rapida e salita ripida. Della discesa veloce. Della virata stretta. Dell’atterraggio con il vento di traverso. Tutti argomenti che potranno essere studiati in maniera più approfondita in un secondo tempo, utilizzando altri libri. Ma in una fase iniziale si sente la necessità di avere poche idee, ma molto chiare.

Non mancano capitoli che parlano degli spazi aerei, delle radioassistenze alla navigazione e delle carte aeronautiche. Argomenti, questi, che si possono trattare in modo essenziale riferito alla navigazione dal momento che non passa giorno senza che cambi qualcosa nella normativa di riferimento. Sarà compito del pilota mantenersi aggiornato costantemente, consultando pubblicazioni e siti di riferimento. Ma per farlo deve conoscerne le basi, che sono proprio quelle contenute in questo manuale.

Un primo piano in chiaroscuro dell’autore ritratto – neanche a dirlo – a bordo di un velivolo scuola. Nel caso specifico si tratta di un velivolo Piper PA 28 che costituisce il fiore all’occhiello dalla flotta degli aeromobili a motore dell’Aeroclub di Rieti(foto proveniente dal sito dell’editore www.ibn.it)

L’ultimo capitolo è un inedito totale. Non ricordo di avere mai letto niente al riguardo su nessun manuale, ma potrei sbagliare. Si tratta, come dice il titolo, di una necessità assoluta che il pilota deve cercare di soddisfare per il buon andamento di ogni navigazione: pensare avanti all’aeroplano.

In altre parole il pilota non si deve mai trovare impreparato di fronte a nessuna condizione di volo. L’aereo va veloce, ma il pensiero lo deve sempre precedere. A volte le cose vanno proprio anticipate, altrimenti saremo sempre in ritardo e… questo in volo non va bene.

Per raggiungere questa condizione bisogna essere preparati, addestrati e bisogna avere le idee più chiare possibile.

Il manuale di Lorenzo serve proprio a questo.

Per i disegni Lorenzo si è rivolto ad un amico disegnatore che ha fatto un lavoro davvero egregio. I disegni sono bellissimi, chiari e precisi. E ce ne sono una marea in tutto il libro.

Nella quarta di copertina troviamo una foto dell’autore insieme al suo amico disegnatore, sotto l’ala di un P66 Charlie. La foto è un po’ piccola, ma va bene ugualmente.

Il libro si può trovare sul sito di IBN, loro spediscono ovunque. Per chi abita a Roma occorre recarsi in via dei Marsi, 57 alla libreria Aviolibri. Il quartiere è quello storico di San Lorenzo. Aviolibri dispone anch’essa di un valido sito web con la possibilità di acquisti on-line. Altrimenti presso gli abituali rivenditori virtuali o reali.





Recensione a cura di Evandro Aldo Detti (Brutus Flyer)

Didascalie a cura della Redazione di VOCI DI HANGAR